Vecchi, Giovanni de (Giovanni Liso) – Pittore (San Sepolcro, ca. 1537 – Roma, 13 apr. 1615).
«Buono e valente pittore», Baglione, nel 1642, lo dice originano di Borgo San Sepolcro e la Tosini (1994) fa risalire la sua data di nascita intorno al 1543. Presumibilmente allievo di Raffaellino del Colle, dopo una prima permanenza a Firenze, dove fu attivo in Palazzo Vecchio, si trasferì a Roma intorno agli anni Sessanta del Cinquecento. Il resto della biografia è riservato ad un lungo elenco di opere che realizzò nella capitale, dove, come ricorda il Baglione, fu protetto dal cardinale Alessandro Farnese ed entrò subito in contatto con Santi di Tito dapprima e Taddeo Zuccari.
Qui si ricorda per i lavori compiuti nel territorio laziale: fu attivo in palazzo Farnese a Caprarola (ca. 1574-1575), dove risulta tra i maggiori artefici con al fianco, come aiuto, Raffaellino da Reggio, e a Villa d’Este a Tivoli, ricordato col nome di Giovanni da Borgo. Qui, al lavoro per Ippolito d’Este, partecipò alle decorazioni ad affresco, di cui esistono testimonianze di pagamento nel 1568, e, in forma autonoma, dipinse nel 1570 «il quadro d’Assumptione ad olio per la cappella de Tivoli» (del dipinto, rimosso dall’altare nel 1771, non si conosce l’attuale ubicazione). Pinelli (1977) ricorda a Bracciano, nella collezione Sanminiatelli Odescalchi, una tela raffigurante San Francesco riceve la regola da Cristo. Dall’ott. al dic. 1576, realizzò l’intera decorazione, oggi perduta, della cappella del cardinale Giovanni Francesco Gambara in S. Maria della Quercia a Viterbo.
BIBL. – Pinelli 1977; Antonio Pinelli; Alessandra Uguccioni, De Vecchi, Giovanni, in DBI, 39, pp. 539-542; Tosini 1994; Tosini 1999; Tosini 2003.
[Scheda di Paola Caretta – Asnl]