Lotti, Turiddo – Possidente, Archeologo (Ischia di Castro, 6 dic. 1908 – Ischia di Castro, 11 sett. 1984)
Era figlio di Pietro e di Simona Stendardi ed era nato ad Ischia di Castro il 6 dicembre 1908. I Lotti e gli Stendardi sono tra le famiglie più antiche di Ischia di Castro; nell’Ottocento erano riuscite a raggiungere posizioni solide dal punto di vista economico e gli Stendardi avevano avuto anche ruoli di qualche rilievo nelle campagne risorgimentali per l’Unità d’Italia.
Turiddo Lotti studia a Firenze presso il Collegio degli Scolopi, conseguendo la licenza di maturità classica. In ambiente fiorentino approfondisce la sua cultura umanistica, venendo in contatto con intellettuali che contribuiscono alla sua formazione, nutrendo così al contemporaneo, la propria passione per la disciplina storico-archeologica e per la bibliofilia.
Nel 1936 sposa Giuseppina Bevilacqua, figlia di Giovanni, di Ischia di Castro. Il matrimonio religioso è celebrato da don Eraclio Stendardi, zio di Turiddo. Tornato a Ischia di Castro si occupa dei propri possedimenti non trascurando, tuttavia, i suoi interessi di studi. In questi anni entra in contatto con il prof. Cardini di Firenze e cementa la propria amicizia con il prof. Ferrante Rittatore Vonwiller.
Nel corso degli anni, insieme allo zio mons. Eraclio Stendardi, arricchisce la preesistente collezione archeologica di famiglia grazie a donazioni e ritrovamenti, venendo così a costituire il nucleo della Collezione Stendardi-Lotti, Collezione che viene donata al Comune di Ischia di Castro nel 1958. Con questo materiale fu costituito l’“Antiquarium” Comunale” che fu fondatore e diretto da Turiddo Lotti. Questa istituzione fu successivamente intitolata a Pietro Lotti, figlio di Turiddo, scomparso prematuramente.
Dopo la morte di Turiddo, nel 1984, l’Amministrazione comunale decise di chiamare quello che nel frattempo era diventato “Museo civico archeologico” con i nomi dei due Lotti “Pietro e Turiddo Lotti”.
La sede primitiva (nel Palazzo comunale) fu sostituita nel 1987 da quella attuale e il suo ultimo allestimento interno data al 2005. Turiddo Lotti aveva coltivato la passione per l’archeologia sull’esempio dello zio don Eraclio Stendardi (V.), parroco di Ischia di Castro e soprattutto storico e cultore della Tuscia.
L’incontro con Ferrante Rittatore Vonwiller aveva indubbiamente ulteriormente sviluppato quella passione consentendogli di mettere insieme non solo l’interesse per la città distrutta di Castro ma anche quello per le più antiche forme di vita fiorite lungo il corso del Fiora e nei territori tra il Lago di Bolsena e la Toscana. Tra le sue amicizie e collaborazioni si annoverano i nomi dei Soprintendenti R. Bartoccini e M. Moretti, dell’etruscologo Massimo Pallottino e dei professori belgi Jean Poupé e Franz De Ruyt, responsabili degli scavi della necropoli meridionale etrusca di Castro.
Turiddo muore a Ischia di Castro l’11 settembre del 1984. Dopo la sua morte, il Comune di Ischia di Castro acquisisce la sua ricchissima biblioteca, il “Fondo Lotti”, che viene a costituire il primo nucleo della Biblioteca Comunale di Ischia di Castro. .
BIBL. – https://museoarcheologicoischiadicastro.it/il-museo/la-storia-del-museo/ ;
https://www.beniculturali.it/luogo/museo-civico-archeologico-pietro-e-turiddo-lotti ; Il Museo civico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro. Dal paleolitico all’epoca romana . Testi di Claudia Carlucci et altri. A cura di Paola Pascucci e Francesca Mattei, Roma, Regione Lazio 2011; Il Museo civico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro. Medioevo e Rinascimento , a cura di Paola Pascucci. Testi di Gianfranco Gazzetti et altri, Roma, Napoli, Elio De Rosa, 2011.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal; collaborazione di Anna Laura – Ischia di Castro]