Ambito viterbese, sec. XIX, Sant’Ermete, legno dorato, cm 75.0×35.0 (HxL)

L’Altare di S. Ermete nella basilica con-cattedrale del santo Sepolcro ad Acquapendente è realizzato in legno marmorizzato con fregi e cornici dorate (cm 105x236x158)[1]. Con doppia mensa si alza su quattro pilastri di legno, variamente colorati, le cui facciate esterne corrispondono ai lati più lunghi dell’altare. Ha fregiature semplici[2].

L’originario busto reliquiario di s. Ermete fu fatto eseguire per volere del vescovo Nicola Leti nel 1652. Dalla visita pastorale dello stesso Leti nel 1662 risulta: addita hoc anno eiusdem S. Hermetis pia ac eleganti effigie marmorea sculpta ad Urbe trasmissa …. Giudicata dal vescovo Fedeli Pulchra, gravis et devota, era in marmo policromo (bianco, nero e breccia rosata), era posto su una mensola a sinistra delle scale del presbiterio. Fu trafugata il 3 agosto 1970 e mai ritrovata[3].

L’attuale busto di S. Ermete (cm. 65 H) risale al XIX secolo, è costituito da una base, sulla quale è collocata una targhetta con la scritta “S. Ermete M”. Sulla base si erge il busto con paludamenti romani (vestito a squame), al centro una ampia apertura per la s. reliquia con una palma a destra. Si espone per la festa di s. Ermete (28 agosto)[4].

[1] Scheda OA 1972

[2] A. Agostini, p. 27.

[3] Gruppo Fotografico Aquesio, Mostra fotografico-storica, schede dell’ing. Pier Maria Fossati, s.l., s.d., p. 5.

[4] Ambito viterbese, sec. XIX, Sant’Ermete, legno dorato, cm 75.0×35.0 (HxL) [EKT0157]; Scheda OA, 1972.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]