Monsù Matteo, 1685-88, Coro dei Canonici, legno di noce intagliato, cm 380x500x132

Nel presbiterio centrale, alle spalle dell’Altare maggiore della basilica con-cattedrale del Santo Sepolcro ad Acquapendente, è il Coro dei canonici[1], commissionato dal vescovo Giovan Battista Febei ed attribuito ad un certo Matteo “Monsù”, detto anche Matteo tedesco. È stato portato a termine tra il 1685 e il 1688 ed è intagliato su tavoloni di noce di grosso spessore. I dossali, tra le sedici colonnine, hanno ognuno al centro ghirlande ovali composte alternativamente da tulipani e da alloro. Nel tondo di ogni ghirlanda un angelo regge e porta in mano uno strumento della passione di Cristo. Sopra la ghirlanda si succedono intagli che raffigurano sole con i raggi e doppia croce; sotto sono scolpiti rispettivamente rilievi floreali e sarcofagi con piccoli angeli. Nei pannelli rose e ricci ornamentali, formati da intagli scavati in notevole profondità. Sopra, all’altezza dei capitelli, corrono intorno al coro, su piccole tavole sagomate, le parole “Passus sub Pontio Pilato, Crucifixus, Mortuus et Sepultus Resurrexit”. Sopra il terminale, sulla linea dei capitelli, cimase a pigna rifiniscono i due lati del coro, mentre immediatamente sotto il terminale, grossi medaglioni sono al centro, in corrispondenza del sedile sottostante. I lati del coro sono chiusi da due pannelli che hanno nel mezzo un ovale con angelo. Sopra l’ovale sole con raggi tra due girali e sotto ornamenti floreali e geometrici. Due cariatidi sono poste come ultimo sostegno delle cornici[2].

[1] Monsù Matteo, 1685-88, Coro dei Canonici, legno di noce intagliato, cm 380.0×500.0x132.0 (HxLxP) [EKT0033]

[2] A. Agostini, Le chiese di Acquapendente, Acquapendente 1987, pp. 24-25.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]