Rosi,  Giovanni –  Vescovo (Camisano, 27 giu. 1872 –  Montefiascone, 5 apr. 1951)

Nato a Camisano il 27 giugno 1872 da Aquilino e Maddalena Perola fece le scuole nel suo paese natio e poi le completò a Crema nel Seminario diocesano. Il 27 gennaio 1895 fu ordinato sacerdote e subito dopo mandato a Roma a completare gli studi all’Università Gregoriana dove si laureò in filosofia e diritto canonico. Tornato a Crema insegnò Diritto in quel Seminario e svolse la sua prima attività pastorale in una chiesa sussidiaria della cattedrale. Nel 1907 fu nominato prima Vice e poi Rettore del Seminario. In seguito fu Esaminatore sinodale e Canonico teologo della Cattedrale. Nel 1911 fu consacrato vescovo e nominato alla sede di Montefiascone dove fece il suo solenne ingresso il 20 luglio 1911.

In Diocesi tre furono le sue linee maestre: la formazione del clero, il catechismo ai fanciulli e agli adulti, il contatto continuo con le parrocchie. Ha curato in modo particolare la formazione dei seminaristi e, in collaborazione con gli altri Vescovi dell’Alto Lazio, ha creato a Montefiascone un Seminario interdiocesano per gli studi superiori che ha svolto la sua missione finché non è stato aperto il Seminario regionale della Quercia (Viterbo) nel 1933. Ha sostenuto sempre il lavoro delle Maestre Pie Filippini per l’educazione della gioventù e delle donne. Ha tenuto lezioni di catechismo lui stesso ai giovani e agli adulti in cattedrale e nelle chiese dove andava. Ha visitato continuamente le parrocchie della Diocesi sia per le frequenti Visite pastorali sia per l’amministrazione della cresima e per le feste patronali. Ha indirizzato al clero e al popolo numerose lettere pastorali e notificazioni. Pur non avendo un “Bollettino diocesano” ha sostenuto la pubblicazione a Montefiascone di un periodico, “La Voce”, che è servito anche come organo di informazione della Curia diocesana.

L’atteggiamento di mons. Rosi nei confronti del Regime fascista è stato di sicura distinzione sul piano dei valori e questo lo ha esposto a critiche da parte dei dirigenti locali del fascismo che sono arrivati a contestarlo pubblicamente fino al punto far requisire anche una sua lettera pastorale che era stata pubblicata nel 1940 (La provvidenza di Dio e i mali della vita presente. Lettera pastorale per la Quaresima 1940, Viterbo 1940) perché metteva in cattiva luce le condizioni nelle quali viveva il paese. Ma altri scontri erano avvenuti sia in occasione nell’inaugurazione del monumento ai caduti a Grotte  di Castro nel 1925 (quando non aveva voluto benedire i caduti del fascismo ma solo quelli della Prima guerra mondiale secondo alcuni dei presenti) sia in occasione della chiusura dei circoli cattolici nel 1931 (quando aveva difeso il ruolo e l’importanza dell’istruzione religiosa impartita dall’Azione Cattolica).

Nell’Archivio storico della Diocesi di Montefiascone, ora confluito al CEDIDO a Viterbo, sono raccolti i documenti relativi alla sua attività pastorale e una ampia raccolta di appunti dei discorsi e delle omelie da lui tenute in diverse circostanze.

Fu Amministratore apostolico della diocesi di Bagnoregio tra il 1937 e il 1938. Nel febbraio 1950 fu nominato Assistente al solio pontificio. E’ morto il 5 aprile 1951.

Fonti e Bibl.:  Cedido, Archivio storico della Diocesi di Montefiascone, serie “Visite pastorali”, serie  “Vescovi”, serie “Lettere pastorali”. Z. Pieta, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, Vol IX, 1903-1922, Padova 2002, p. 259; Nell’Ingresso solenne di Monsignor Giovanni Rosi alla Diocesi Vescovile di Montefiascone, Montefiascone, Tipografia Silvio Pellico, 1910; E’ morto S.E. Mons. Giovanni Rosi in “L’Osservatore della Domenica”, Anno XVIII, n. 15, 15 aprile 1951; G. Breccola, Il “Ventennio” a Montefiascone, in “La Voce”, ottobre 2004-aprile 2007 (https://breccola.jimdofree.com/periodici/la-voce/); D. Cruciani, L. Mezzetti, Storia dei Vescovi di Montefiascone, Montefiascone 1987, pp. 189-190.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]