Lucca, Stefano – Agostiniano (Secc. XVIII-XIX)
Nella fase di riorganizzazione della Carboneria e della Giovine Italia a Roma e nel Lazio il Lucca, insieme con Gaetano Averardi, era incaricato di tessere le fila nella provincia di Viterbo. E contribuì a diffondere la Carboneria tra gli Agostiniani del convento di S. Agostino a Roma. Il 18 agosto 1837, insieme a Tommaso Vivarelli e a Gaetano Averardi, fu condannato dal tribunale della Sacra Consulta a venti anni di detenzione da espiare presso l’Ergastolo di Corneto (o Casa di penitenza di Corneto) per il reato di cospirazione. Era iscritto alla Carboneria e fu accusato di cospirare e di promuovere insurrezioni contro il Papa, di possedere molti scritti liberali e alcuni di averli redatti lui stesso, di possedere un pugnale e un cordone tricolore.
Bibl.: C. Bonifazi, Fermenti repubblicani nel clero viterbese, in Cattolicesimo liberale e patriottismo risorgimentale nella Tuscia. Fermenti, tormenti e destini individuali, a cura di A. Quattranni, Grotte di Castro, Annulli Editori, 2025, pp. 123-144.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]