Romagnoli, Salvatore – Sacerdote, Patriota (Valentano, 1822 – Ivi, 1868)

Era figlio di Rocco che era figlio di Luigi e di Cristofora Codoni; il padre Rocco era già presente nel registro dei pregiudicati politici del Governo di Valentano nel 1849 perché era stato Gonfaloniere nella Municipalità durante la Repubblica Romana ed era sospettato di lavorare contro il governo pontificio. Era notaio e archivista e si era sposato con Teodora Cinotti avendo otto figli e tra questi Salvatore, Angelo, Luigi, Nicola e Filomena che erano stati schedati dalla polizia pontificia per le loro simpatie per il partito italiano.

Era una famiglia di possidenti che dalle Marche era giunta a Valentano nella seconda metà del XVIII secolo. Don Salvatore aveva sostenuto pubblicamente la Repubblica Romana e alla caduta di questo governo sia lui che i suoi fratelli Luigi e Nicola erano andati in esilio. Li ritroviamo attivi dopo il 1860 e don Salvatore fu sospettato di cospirare con i fuoriusciti e fu condannato ad una breve sospensione a divinis. Fu nuovamente esiliato e poi ebbe la grazia di poter tornare a Valentano dove però, a detta della polizia pontificia, continuò a cospirare cotro il Governo pontificio. Don Salvatore morì il 16 marzo 1868 e probabilmente fu sepolto nella chiesa di Santa Maria dell’Eschio a Valentano dove i Romagnoli avevano un patronato.

L’accusa per lui e altri della sua famiglia era stata di tramare per sollevare le popolazioni dell’alto viterbese contro il Governo pontificio; contro il fratello don Angelo Romagnoli l’accusa poi era anche di aver accolto le colonne di Garibaldini a Grotte di Castro nel 1860 dov’era parroco con grande ospitalità.  Don Angelo fu costretto ad andare in esilio nel 1866 e ritornò a Valentano solo dopo il 1870. Fu convinto a ritrattare i suoi errori davanti al vescovo di Montefiascone, Concetto Focaccetti  nel 1875 e morì il 16 maggio 1876, sepolto anche lui a S. Maria dell’Eschio.

Bibl.: B. Mancini, I sacerdoti liberali nel Risorgimento dell’Alta Tuscia in Cattolicesimo liberale e patriottismo risorgimentale nella Tuscia. Fermenti, tormenti e destini individuali, a cura di A. Quattranni,  Grotte di Castro, Annulli Editori, 2025, pp.38-49.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]