Chiesa del Divino Amore
Sita sulla strada che da Bagnoregio conduce alla Capraccia, costruita nel 1905 su una precedente edicola dedicata alla Madonna del Divino Amore, viene benedetta da mons. Eutizio Parsi. Sita su un terreno privato donato alla fine degli anni ’90 alla diocesi[1]. A navata unica, coperta a volta con sovrastante tetto, pavimento a marmette di cemento granigliato, un unico altare; il prospetto intonacato ha il portale, la zoccolatura e il rosone in pietra basaltina, campanile a vela con una sola campana. Oggi è di proprietà privata.
Fonti archivistiche
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti relativi alla amministrazione della chiesa della Madonna del Divino Amore datati 1839-1905.
[1] La cattedrale di Bagnoregio. Sintesi bimillenaria, a cura di E. Righi, Montefiascone, 1998, p. 107; cfr.: F. Petrangeli Papini, Bagnoregio: cronologia storica, Viterbo, 1972, p. 163.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]