Alessandrini, Armando – Sacerdote, Religioso, Educatore (Ischia di Castro, 22 feb. 1906 – Roma, 18 dic. 1975)
Figlio di Antonio, calzolaio, e di Maria Bonfili, era nato a Ischia di Castro il 22 febbraio 1906. Quella degli Alessandrini era una famiglia importante di Ischia di Castro: in quello stesso anno Eliseo Alessandrini, parente di Antonio, era Sindaco del paese e lo sarà nuovamente all’indomani della fine del periodo fascista, tra il 1944 e il 1945, a testimonianza di un rigore morale che avrà influenzato anche la crescita del giovane Armando. Egli entrò nel Collegio salesiano di Genzano dove emise la prima professione religiosa di quella Congregazione (anche uno dei suoi fratelli si farà Salesiano e sarà Salesiano e poi Rettore dell’Università Salesiana anche l’ischitano don Carlo Nanni). Fu ordinato sacerdote a Terni nel 1930 e all’attività pastorale subito avviata accompagnò quella di professore di lettere e insegnante di religione nelle scuole statali. Fu negli istituti di Terni e di Macerata, occupandosi dei rispettivi oratori. Nel 1939 fu inviato a Littoria come responsabile della comunità religiosa salesiana presente nella parrocchia di S. Marco. Promosse il decollo delle attività parrocchiali e soprattutto dell’oratorio. Collaborò anche con il parroco e con il vescovo ausiliare di Velletri monsignor Salvatore Rotolo (Salesiano come lui) alla soluzione del problema dell’assistenza religiosa ai borghi con clero stabile. Nel maggio 1940 fu rimosso dall’insegnamento di religione nell’Istituto tecnico e dall’incarico di cappellano della 12 a legione delle camicie nere di Littoria. All’origine del provvedimento vi era la diffidenza e l’ostilità delle autorità fasciste preoccupate per le crescenti adesioni giovanili, per l’impiego pedagogico dello sport e del cinema, per l’atteggiamento non bellicoso.
Al termine di un braccio di ferro con le autorità fasciste, i superiori salesiani ritennero di cedere e di trasferirlo da Littoria. Tuttavia soprassedettero perché il vescovo castrense riuscì a far revocare dalle autorità fasciste i provvedimenti contro di lui. Restò a Littoria per due anni ancora, sottoposto a vigilanza dalla questura, che ne controllava la predicazione, ritenuta pacifista, ma poi fu trasferito all’Istituto Pio XI di Roma con l’incarico di prefetto, cioè, amministratore-economo.
Ivi si distingue particolarmente, dopo l’8 sett. 1943, per l’accoglienza prestata a chi aveva bisogno di protezione ed accoglienza, compresi soprattutto una settantina di ragazzi ebrei. A tale scopo mise in atto ogni genere di espediente per riuscire non solo a dissimulare tale attività, ma anche a procurare ciò che era necessario per alimentare tanta gente: «Nous n’avons fait que notre devoir», disse il 22 giugno 1944 al rabbino cappellano dell’esercito francese che lo ringraziava. Per questa attività nel 1956 e nel 1957 la comunità ebraica di Roma gli conferì un attestato di benemerenza e nel 1997 gli fu conferito il titolo di «giusto tra le nazioni». Nel dopoguerra fu dapprima impegnato nei quartieri in espansione di Roma-Cinecittà dove contribuì a far nascere quell’insediamento che ancora oggi si chiama “Don Bosco”; fu poi prefetto dell’Istituto salesiano Villa Sora di Frascati, dove si distinse nell’opera di ricostruzione, riorganizzazione e rilancio anche ricorrendo a operazioni che in qualcuno destarono qualche perplessità. Infine fu nella casa noviziato di Gaeta e in quella di Genzano di Roma, dove poté finalmente dedicarsi soltanto alla sua opera di educatore religioso dei giovani e di insegnante di lettere. E’ mmorto a Roma il 18 dicembre 1975
Bibl.: F. Degli Ernici, scheda Alessandrini Armando, in Dizionario storico biografico del Lazio, Vol. I, Roma, 2009; L. La Penna, La provincia di Latina dal 1940 al 1946, in “Quaderni della Resistenza laziale”, VI, 1976, pp. 9-168; A. D’Angelo, Educazione cattolica e ceti medi. L’Istituto salesiano “Villa Sora di Frascati (1900-1950), Roma, 2000; G. Gavelli, Ischia di Castro, Ischia di Castro 1988; https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua791840/Lz8dOym;
https://db.archiviosalesiano.net/files/original/280/ALESSANDRINI_Armando.pdf.
[Scheda di Redazione – Cersal]