Alessandrini Giulio – Medico (Montalto di Castro, 25 mag. 1886 – Roma, 13 apr. 1954).
Figlio di Giovanni Battista e di Maria Biasi, si laureò in medicina e chirurgia a Roma nel 1891. Assistente e in seguito aiuto alla cattedra di zoologia dell’Università di Roma tenuta da Antonio Carruccio, dal 6 feb. 1928 al 17 marzo 1936 fu professore ordinario di Parassitologia medica all’Università di Roma. Membro del Consiglio superiore di sanità e del Consiglio nazionale delle ricerche, entrò a far parte di numerosi sodalizi accademici e professionali italiani e internazionali del suo settore, essendo inoltre socio fondatore della Società zoologica italiana.
Tra il 1919 e il 1932 l’A. coordinò le attività di prevenzione contro l’anchilostomiasi, della quale si registrava un’alta incidenza presso i minatori delle solfare siciliane e gli operai addetti ai lavori per la costruzione del tratto ferroviario Bologna-Firenze. Allo studio dell’anchilostomiasi e del suo agente eziologico, l’Anchylostoma duodenale, egli aveva infatti fornito contributi essenziali, conducendo ricerche sulla funzione delle ghiandole cervicali di questo parassita intestinale. Coordinatore della lotta contro la malaria nell’Agro Pontino (1926) su incarico del governo italiano e fondatore di una Stazione zooprofilattica per lo studio delle parassitosi veterinarie, fece inoltre parte della Commissione dell’agricoltura (23 genn. 1940 – 5 ag.1943).
Effettuò inoltre le prime osservazioni sulla presenza in Italia del verme nematode Necator americanus, responsabile in America Meridionale di una sindrome analoga all’anchilostomiasi, e a lui si devono anche ricerche sulla biologia dei Pediculidi e sulle modalità di trasmissione della peste attraverso mosche e acari psorici. Le sue ricerche ebbero ampi apprezzamenti anche all’estero: quelle sulla pellagra vennero esposte in un congresso internazionale e il governo inglese propose di adottare le misure profilattiche indicate dallo studioso, quelle sulla malaria gli valsero l’invito del governo argentino al congresso tenutosi a Buenos Aires nel 1926; il governo della Bolivia chiese la sua collaborazione per lo studio dell’epidemiologia malarica. Nominato senatore il 13 giugno del 1939, prestò giuramento il 20 dicembre e nello stesso anno si iscrisse all’UNFS. Fra i suoi scritti: Sulla patogenesi dell’anemia da Anchylostoma (Roma, s.n., 1904); Insetti trasmettitori di malattie (Bologna, Zanichelli, 1924); Malattie da parassiti animali (Roma, Tipografia del Senato, 1926); Parassitologia dell’uomo e degli animali domestici (Torino, UTET, 1929); La lotta contro la malaria nell’Agro Pontino (Bologna, Cappelli, 1935).
BIBL. – Cotronei 1949, pp. 641, 648, 662; Jerace 1954, pp. 103-106; Vincenzo Cappelletti in DBI, 2, pp. 174-175 (con bibl.).