Avieno Postumio Rufo Festo (Postumius Rufus Festus Avienus) – Magistrato, letterato (Bolsena, seconda metà del IV secolo dC)

Da un’iscrizione in esametri dattilici, contenente una dedica alla dea Nortia e scritta di suo pugno, sappiamo che A. era originaria di Volsinii (oggi Bolsena) e che sposò una donna di nome Placida dalla quale ebbe numerosi figli. Era discendente del filosofo stoico Musonio Rufo

Esponente di un casato illustre, rivestì prestigiose cariche ( proconsul Achaiae e proconsul Africae ) e fece parte di quel circolo culturale che, probabilmente sotto la pressione dell’ornai dilagante cultura cristiana, si propone la cura e la conservazione della cultura e delle tradizioni pagane. È noto soprattutto per la sua produzione letteraria e geografico-astronomico, di cui si sono conservate soltanto tre opere: una traduzione dei Phaenomena di Arato, la Descriptio Orbis Terrae , traduzione libera dell’opera di Dionigi il Periegeta (II sec. d. C.) e l’ Ora Maritima , la più importante delle sue opere, che descriveva le coste dell’impero romano, dalla Britannia al Mar Nero e del quale sopravvive solo una parte del I° libro (per un totale di 713 versi) di interesse storico-geografico. Anche questa è probabilmente la rielaborazione di un originale greco, forse il resoconto di un periplo dell’Europa continentale del vi secolo aC, arricchito dalle cognizioni geografiche nel corso dell’espansione romana del Mediterraneo.

Bibl.: A. M. Martolini voce Avieno,  Postumo Rufo Festo in Dizionario storico biografico del Lazio, Vol. I, Roma 2009;  Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici, Bologna 1999, p. 110.

[Scheda di Redazione – Cersal]