Bazzani, Cesare – Architetto (Roma, 5 mar. 1873 – ivi, 30 mar. 1939).
Nipote del pittore Cesare Fracassini e figlio di Luigi, pittore e scenografo, fu allievo di Guglielmo Calderini. In area laziale fu attivo ad Anzio, dove progettò il casinò «Paradiso sul mare» (1919-1924), caratterizzato da un ampio volume semicilindrico con cupola centrale affiancata da torrette e dalla ricorrente simbologia massonica nelle decorazioni; sue sono anche le ville Manzolini, Polli e Tonacci. A Nettuno progettò la villa Bazzani e il monumento ai caduti. A Frascati realizzò il monumento ai caduti (1922), tipologia riproposta a Frosinone (1923), dove si occupò anche dell’ampliamento del cimitero. A Palestrina progettò la sistemazione del quartiere di Porta Sole (1919-1922). Fu molto attivo anche in altri luoghi dell’Alto Lazio: a Rieti, curò l’ampliamento e il restauro del palazzo comunale (1909-1911), i progetti per il palazzo delle Poste (1931-1932) e della villa Ferrari con annessa cappella, la sistemazione della zona di Porta Romana.
A Viterbo realizzò il palazzo del consiglio provinciale dell’Economia Corporativa, oggi Camera di Commercio (1931-1933) e il palazzo delle Poste (1933-1936) in quell’area completamente ristrutturata che oggi parte da Via Fratelli Rosselli e giunge a Piazza Martiri d’Ungheria (detta comunemente del Sacrario) e a Via Ascenzi (già Via Littoria) con la copertura del fosso Urcionio e la costruzione di quella che oggi è Via Marconi. Il fondo dei disegni e l’archivio del B. è depositato presso l’Archivio di Stato di Terni.
BIBL. e FONTI – Archivio di Stato di Terni, Fondo Cesare Bazzani, disegni 5013, 1896-1939. Piacentini 1939; Mario Manieri Elia in DBI, 7, pp. 318-320; Mozzoni – Montironi 1985; Giorgini – Tocchi 1988; M. Galeotti, L’Illustrissima Città di Viterbo, Viterbo, 2002, pp. 228-229, 444 .
[Scheda di Fabrizio Di Marco – Ansl; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]