Bernardo, Orazio – Pittore (Viterbo sec. XVI)

Le notizie su di lui sono scarsissime, la maggior parte delle quali dovute a ritrovamenti documentari. Di origine viterbese, così è ricordato in un documento del 1577 «Magister Horatio Bernardus de Viterbio pictor», fu lungamente attivo nella Teverina viterbese, ai confini tra il  Lazio e l’Umbria, lavorando come decoratore ad affresco per la residenza dei Baglioni a Sipicciano, e Roccalvecce prendendo a modello il fregio presente nel palazzo Cansacchi di Amelia; dopo aver lavorato a Viterbo nel 1574 per la compagnia del Gesù di Viterbo, alcuni storici ritengono un suo successivo coinvolgimento nel palazzo Orsini di Bomarzo e nel palazzo Monaldeschi di Montecalvello e probabilmente per i Cansacchi di Amelia. Sulla base dei documenti sappiamo che nel maggio 1577 Orazio era presente nel palazzo dei Baglioni a Roccalvecce per stipulare il contratto con il conte Alberto, per realizzare le decorazioni dell’aula magna del palazzo di Sipicciano da completarsi entro tre mesi. La commissione fu dovuta a quell’Alberto Baglioni che, sempre a Sipicciano, fece costruire la splendida cappella Baglioni nella chiesa di S. Maria Assunta (antica) la cui decorazione con “Storie di san Francesco” sarà realizzata, morto  Alberto, da Baldassarre Croce Marzio Ganassini, pittore romano della scuola del Cavalier d’Arpino, su istanza probabilmente del figlio dei figli Federico e Pirro II, mentre la pala d’altare, un “San Francesco che riceve le stimmate”, fu affidata a Durante Alberti da Borgo San Sepolcro. Tra il 1584 e il 1588 Orazio è documentato a Bomarzo dove tra l’altro sposò Leucippa, figlia dello scalpellino fiorentino Cosimo di Domenico.

Bibl.:  Caretta – Metelli 2000, pp. 110-111; Mancini 2004a; C. Mancini – S. Profili, Il giovane Marzio Ganassini firma gli affreschi della Cappella Baglioni di Sipicciano, in “Biblioteca & Società” n° 1/7, 2019, pp. 42-51; C. Mancini – E. Gnignera, Quattro personaggi in cerca d’identità, in “Biblioteca & Società” n° 1/8, 2020, pp. 34-43;  N. Angeli, Cronache e memorie della Confraternita del Gesù di Viterbo 1540-1738, c. 3.

[Scheda di Paola Caretta – Asnl; integrazioni di Claudio Mancini]