Bolognini, Emerico – Governatore   (Sec. XVIII – Macerata?, 1777)

Figlio del marchese Taddeo e della marchesa Dorotea Azzalli era originario di famiglia patrizia bolognese. Nel 1739 era entrato in prelatura come Referendario delle due Segnature e nello stesso anno era nominato Governatore della Sabina, poi di Fabriano, di Norcia, di Spoleto, di Ancona, di Civitavecchia nel 1755, di Campagna e Marittima nel 1758, di Viterbo nel 1760, di Perugia nel 1764 e delle Marche nel 1775. Muore mentre è al governo della provincia delle Marche alla fine di gennaio del 1777.

Negli anni del suo governo di Viterbo vi fu una ispezione dello stato delle finanze comunali che verificò un debito di oltre 100.000 scudi; negli stessi anni il cardinale Oddi, vescovo di Viterbo, celebrò il suo sinodo che fu oggetto di ricorsi sia da parte ecclesiastica che dalle autorità comunali, ricorsi che si risolsero con il riconoscimento delle posizioni del vescovo. Fu l’ultimo sinodo ad essere celebrato per Viterbo-Tuscania per oltre 150 anni. Nel 1761 le carceri di Viterbo che stavano in Piazza del Comune erano rimaste vuote e in quell’occasione egli le rese visitabili al pubblico: cosa che fu ricordata da una lapide affissa a cura della Confraternita di San Leonardo che ne aveva cura. Negli anni di governo della Campagna e Marittima aveva scritto e pubblicato le Memorie dell’antico e presente stato delle paludi pontine. Rimedi e mezzi per diseccarle a pubblico e privato vantaggio, In Roma, nella Stamparia di Apollo presso gli eredi Barbiellini e Pasquino, 1759 (poi ripubblicata più volte anche in copia anastatica recentemente).

BIBL. e FONTI – C. Weber, Legati e Governatori dello Stato pontificio (1550-1809), Roma 1994, p. 434, 506;  G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Volume terzo, Parte prima, Viterbo, 1964-1969, p. 204-207.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]