Carnevalini, Orazio – Poeta (Viterbo, 2 dic. 1802 – Ivi, 12 nov. 1823)
Nato a Viterbo il 2 dicembre 1802 da Giovanni e Anna Maria Tizioni, in una famiglia di giuristi e di letterati studia dai Gesuiti e si appassiona ai classici e alle lettere. Si ammala ancora adolescente e questa condizione di sofferenza non lo abbandonerà per il resto della vita. Partecipa a recite teatrali e comincia a scrivere per il teatro: la sua prima opera è Palmira seguita da La congiura di Armodio e Aristogitone e poi da Pierluigi Farnese (nel 1823). Sono gli anni dei moti in Europa e in Grecia si combatte contro gli Ottomani: Orazio tenta di partire per la Grecia intenzionato a dare il suo contributo a quella causa. Il peggiorare della sua salute e le esortazioni di familiari ed amici lo convincono a rinunciare. Si innamora di una giovane viterbese e per lei scrive un piccolo trattato dal titolo Intorno all’educazione delle giovinette di civil condizione. Aveva studiato filosofia e diritto civile e intanto componeva poesie che dedicava a personaggi viterbesi e che riguardano anche temi patriottici; i suoi componimenti saranno raccolti e pubblicati vent’anni più tardi dal fratello Angelo (Poesie del fu Orazio Carnevalini da Viterbo precedute dalla sua biografia, Viterbo, Monarchi, 1848). Nell’aprile del 1823 è ammesso come socio onorario nell’Accademia degli Ardenti nelle classi delle scienze e delle lettere e conosce Francesco Orioli che si esprime in maniera lusinghiera nei suoi confronti.
Muore a Viterbo il 12 novembre 1823. Un busto di Orazio, opera di Pietro Tenerani, è nella chiesa di S. Maria Nuova a Viterbo nel luogo dov’era il sepolcro del giovane. E al Tenerani egli aveva dedicato delle terzine poi pubblicate: Sulla Venere in marmo scolpita da Pietro Tenerani carrarese, Roma, Stamperia Ceracchi, 1823.
Bibl.: N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 279-280 e 529; N. Angeli, Chiesa del Gonfalone di Viterbo. Famiglie e personaggi, Viterbo, 1977, pp. 89-94: M. E. Carlomagno, Orazio Carnevalini, fermenti patriotici nella poesia del primo Ottocento in Viterbo e la patria italiana. 150° di Viterbo e provincia nel Regno d’Italia, Grotte di Castro, Annulli Editori, 2022, pp. 45-48..
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]