Cristina – Santa, martire di Bolsena (sec. IV d. C.).

Il culto di santa C. è documentato a Bolsena fin dal IV sec. d. C., come dimostra la presenza, già in que­st’epoca, di un ampio cimitero sotterraneo, svilup­patosi intorno al suo sepolcro. Sebbene l’esistenza storica della martire sia certa, è ignoto se si tratti di una santa italiana o orientale. La passio latina che la riguarda narra che C., figlia di un ufficiale di palaz­zo di nome Urbano e di una discendente della gens Anicia, all’età di undici anni fu rinchiusa dal padre, geloso della sua bellezza, in una torre nella quale erano contenuti alcuni idoli.

Nonostante le insisten­ze del padre, la giovane, essendo cristiana, si rifiutò di sacrificare agli idoli e addirittura, dopo un’apparizione angelica, li spezzò e distribuì ai poveri la pre­ziosa materia di cui erano composti. Il padre allora la fece flagellare e gettare in mare con una pietra al collo, ma per un intervento angelico la fanciulla si salvò, mentre il padre fu punito da Dio con la mor­te.

Le peripezie di C. non finirono qui: arrestata e interrogata da due giudici, venne sottoposta ad ogni sorta di torture ed infine uccisa a colpi di lancia. Le chiese greca e latina la commemorano il 24 luglio. Il luogo della sepoltura di santa C. è tuttora visibile nella catacomba che da lei prende nome.

BIBL. – Martyr. Hieron., p. 394; Martyr. Rom., p. 303, n. 2; Lanzoni 1927, pp. 536-543; Agostino Amore in Bibliotheca Sanctorum, IV, coll. 330-332.

[Scheda di Andrea Maurizio Martolini – Insr]