 Maestranze locali, sec. XVI, Gesù Cristo Crocifisso, affresco
Maestranze locali, sec. XVI, Gesù Cristo Crocifisso, affresco
Nelle tre facce dell’originario triangolo in pietra intorno al quale viene costruito il Santuario del SS. Crocifisso di Castro erano dipinte: il Crocifisso (a sud), la Madonna del Carmine (a destra) surrogata poi con l’immagine della Madonna di Loreto, e S. Antonio di Padova (a sinistra)[1].
Fin dall’inizio del XVIII secolo nel territorio l’icona del Cristo Crocifisso è l’unica traccia religiosa rimasta nell’incavo di un muretto, lungo circa dieci palmi, a protezione della quale era stata costruita una grata di ferro, ma forse non ancora un altare[2]. La costruzione della prima cappella e altare a protezione della Immagine del Crocifisso risale al 1747[3].
A partire dal 1852 poi si inizia a lavorare alla costruzione della piccola chiesa che sorge nel luogo che occupava la Sacra Immagine. E di un nuovo altare per le benedizioni dopo le processioni eucaristiche si parla nel 1939 con una spesa sostenuta dalla Commissione per la custodia e l’amministrazione del Santuario per il trasporto a Castro del nuovo altare[4].
L’Immagine del SS. Crocifisso è definita “una pittura tutt’altro che bella, è grossolana, rozza, smorta nelle tinte e che si presenta quasi per metà, perché nella parte inferiore l’affresco scrostato fu rattoppato con gesso e calcina”[5]. Sarà restaurata con l’autorizzazione della Soprintendenza dei Beni artistici e storici del Lazio, dal laboratorio di restauro Studio Tre nella persona di Francesco China[6].
[1] Eraclio Stendardi, Memorie storiche della distrutta città di Castro, Viterbo, Quatrini, 1959, p. 162.
[2] Archivio Apostolico Vaticano, Relationes ad limina, 1733, imm. 165r.
[3] M. Brizi, SS. Crocifisso di Castro: storia e devozione, Viterbo, BiEmme, 2011, p. 20.
[4] Cedido, Archivio Storico Vescovile di Acquapendente, Serie amministrazione delle parrocchie, sottoserie Ischia di Castro, fsc. Santuario SS. Crocifisso, Libro di amministrazione 1933-…, c. 29v.
[5] Eraclio Stendardi, Memorie storiche della distrutta città di Castro, Viterbo, Quatrini, 1959, p. 161.
[6] Mario Brizi, Il SS. Crocifisso di Castro: storia e devozione, Viterbo, Biemme 2011, p. 28.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]
