Edisto – Santo, martire (Laurentum [oggi Tor Paterno], sec. I d. C.).
Il Martirologio Romano lo ricorda il 12 ottobre con l’indicazione topografica Ravennae via Lauretina, ma in realtà Lauretina è corruzione di Laurentina e, nei codici più antichi del Martirologio Geronimiano, in luogo di Ravennae, si legge Romae. Il martire è da ricondurre certamente al territorio laziale. Secondo la passio, considerata scarsamente attendibile, E. fu battezzato da san Pietro ed era una guardia (armiger) al servizio dell’imperatore Nerone (54-68 d. C.). Era originario di Laurentum, città posta tra Ostia e Lavinio (oggi Tor Paterno).
Nerone gli affidò l’incarico di costruire nella sua città un complesso termale, ma, scoperta la sua fede cristiana, lo fece seppellire vivo sotto l’edificio, il 12 ott. del 60 d.C. Con lui sarebbero stati uccisi anche sua moglie Thermatia, sua figlia Cristina, la servitrice Vittoria ed il presbitero Prisco. Il sepolcro di E. si trovava al XVI miglio della via Ardeatina; qui esisteva una chiesa dedicata al martire fatta restaurare da papa Adriano I (772-795). Il culto del martire si diffuse a Roma, dove esistevano nel sec. VI d. C. un convento ed una chiesa a lui dedicati. Secondo alcuni studiosi il nome di Sant’Oreste, cittadina laziale posta ai piedi del monte Soratte, dove il culto di E. è ancora vivo, deriverebbe da una storpiatura del nome del martire: Edisto – Aristo – Oreste.
BIBL. – Martyr. Hieron., p. 552; Martyr. Rom., p. 449, n. 2; Lanzoni 1927, pp. 102-103; Agostino Amore in Bibliolheca Sanctorum, IV, coll. 913-914; M. De Carolis, Il Monte Soratte e i suoi Santuari, Roma 1950; F. Zozi, Sant’Oreste sul Soratte, Roma 2002.
[Scheda di Andrea Maurizio Martolini – Insr]