Domenico della Madre di Dio, c.p. (al secolo Barberi, Domenico) – Beato, missionario (Viterbo, 22 giu. 1792 – Reading [Inghilterra], 27 apr. 1849).

Nato nel “Casale della Pace” (dal nome del Monastero della Pace che ne era il proprietario), lungo le pendici del Monte Palanzana nei dintorni di Viterbo, ultimo degli undici figli di Giuseppe e di Mariantonia Pacelli (o Pacella), fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni Evangelista in Zoccoli. Rimasto presto orfano fu accolto nella casa dello zio paterno Bartolomeo Pacella nel Casale Molaioni (anche questo di proprietà del Monastero di S. Domenico), sempre alla periferia della Città. Aveva imparato a leggere grazie all’aiuto dei padri Cappuccini del vicino convento della Palanzana e fu certamente in contatto con i preti della chiesa di S. Maria delle Farine che allora aveva competenza su tutta l’area a nord-est di Viterbo.

Nell’ago. 1814 entrò come fratello laico nella Congregazione dei Passionisti di S. Angelo di Vetralla, essendovi in seguito ammesso come novizio e divenendo quindi chierico. Emise la professione religiosa il 15 nov. 1815, iniziando poi gli studi nel convento del Monte Argentario e trasferendosi dal dic. 1816 in quello dei SS. Giovanni e Paolo di Roma, dove seguì corsi di teologia e il 10 marzo 1818 venne ordinato sacerdote. Nel 1821 gli fu affidato il lettorato di filosofia a S. Angelo di Vetralla, che tenne fino al 1825, tornando a Roma nel 1826; fu poi nominato superiore del convento dell’Angelo presso Lucca (1831-1833), superiore provinciale del Basso Lazio (1833-1836, 1839-1842) e consultore provinciale (1836-1839). Uomo di vastissima erudizione, intraprese l’attività di predicazione in Italia, trasferendosi in Belgio nel 1840, dove fondò un ritiro che divenne il primo nucleo della provincia anglo-belga, quindi spostandosi definitivamente in Inghilterra nel 1842. Qui istituì nel tempo alcuni ritiri passionisti (il primo fu Aston Halle nel territorio di Birmingham) e diede avvio ad una capillare attività di predicazioni al popolo che favorirono la conversione alla fede cattolica di molti, tra questi anche numerosi ministri del clero anglicano e di intellettuali, tra cui Giovanni Enrico Newman (futuro cardinale) che abiurò nell’ottobre 1845 insieme a diversi professori di Oxford. Aveva allargato la sua predicazione a tutto il territorio inglese e aperto altri ritiri a Woodchester e poi a Londra e nel 1849 nei pressi di Liverpool. Era stato con i suoi religiosi per una grande missione popolare anche in Irlanda. Per questi suoi impegni ricevette gli apprezzamenti dei pontefici Leone XIII e Pio X.

D. morì per infarto a Reading, durante un viaggio in treno, e venne sepolto presso il ritiro di St. Anne a Sutton. Il processo di beatificazione, iniziato nel 1911, vide nel 1937 il riconoscimento di “venerabile” da parte di Pio XI e si concluse positivamente il 27 ott. 1963 con Paolo VI.

D. fu autore di numerosi scritti teologici, la maggior parte dei quali conservati inediti nell’Archivio del­la Curia generalizia dei Passionisti nel convento dei SS. Giovanni e Paolo di Roma; tra le opere edite vanno citate La divina paraninfa, ossia la Vergine Santissima, che istruisce e dispone l’anima religiosa per l’unione col celeste sposo (Aversa, 1853); Compendio della vita del giovane Emidio Menicucci Persi, tra i passionisti confratello Emidio della Vergine Addolorata (Roma,  1913); Traccia della divina misericordia per la conversione di un peccatore (Brescia, 1959).

E’ ricordato in un ritratto conservato nella Diocesi di Viterbo.

BIBL. – Fiamma Satta in DBI, 40, pp. 635-37 (con bibl. ed elenco completo delle opere); P. Innocenti (a cura di), Domenico Barberi-John Henry Newman, Viterbo,  1978; Blessed Dominic Barberi Apostle of ecumenism in the spirit of Assisis, Viterbo 1998; Convegno sul beato Domenico della Madre di Dio, Viterbo 18 settembre 2014 in “Sosta e ripresa”, a. XLIV, ottobre 2014, n. 2.  

[Scheda di Marina Bucchi – Ibimus; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]