Fabrizi, Fabrizio – Poeta, Possidente (Piansano, 25 mar. 1864 – Roma, 3 feb. 1905)
Era figlio di Francesco e di Marianna Zucchini ed era nato a Piansano il 25 marzo 1864. Secondo di nove figli dei quali solo due erano rimasti a vivere a Piansano (lui e Adorno che fu “scrivano”, cioè impiegato in Comune), studiò nel Seminario di Montefiascone e in quella scuola insegnò per alcuni anni matematica e fisica. Poi gli fu preferito altro insegnante perché lo spirito goliardico e stravagante probabilmente aveva già fatto capolino. Questo Fabrizi infatti, per tutta la vita non ebbe un mestiere se non quello di comporre versi per tutte le circostanze, una sorta di Pasquino adattato a Piansano. E’ passato alla storia con l’appellativo di “’l poro Fabrizi” dove l’aggettivo povero non indica la sua condizione economica (era di famiglia benestante che aveva fatto studiare la maggior parte dei suoi figli) ma la considerazione che godeva presso l’opinione pubblica proprio per questa sua attività di poeta dell’occasione, di stornellatore spesso sconcio e dissacrante. Non si sposò e morì nell’Ospedale Santo Spirito a Roma il 3 febbraio 1905. Appartiene ai suoi ultimi anni una composizione dedicata alla Madonna del Rosario, un canto di sette ottave nelle quali si rievoca il crollo di un angolo del paese avvenuto tra il 26 e il 27 settembre 1902, crollo che non fece per fortuna vittime: forse è indicativo di una evoluzione del percorso spirituale e artistico dell’autore.
BIBL. – A. Mattei, La civiltà del paese. La storia in casa. Vol. 1- Dall’”Etruscheria” all’”Italietta”, Ed. La Loggetta, Acquapendente, Ceccarelli, 2022, pp. 283-304.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]