Giovanni IV – Vescovo (Tuscania, secc. IX-X)

Nell’896 papa Stefano VI convoca il “Sinodo del cadavere” per condannare il suo predecessore, papa Formoso: il sinodo si svolge nel gennaio 897 e vede il corpo di Formoso dissepolto e istituito un processo contro di lui. La condanna pronunciata ha come effetto l’annullamento di tutti gli atti da lui compiuti con riferimento alla città di Roma. Dopo il processo Formoso fu nuovamente sepolto nel cimitero degli stranieri poi dissotterrato e gettato nel Tevere, infine recuperato fortunosamente e tenuto nascosto sino al pontificato di Teodoro II quando fu ricomposto nella sua tomba a S. Pietro.

Il vescovo di Tuscania non è presente ma poco dopo viene costretto a firmare la condanna contro Formoso. Passa poco più di un anno e il papa Stefano VI viene strangolato in carcere e il nuovo papa Giovanni IX riabilita la memoria di Formoso nel concilio di Ravenna al quale è presente anche il vescovo G. IV che, “interrogato sulla sua partecipazione al Sinodo, respondit non interfuisse, sed postea subscripsisse coacte” (Giontella, p. 13).

Il vescovo G. IV fu probabilmente presente all’incoronazione dell’imperatore Ludovico nel 901.

BIBL. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. I, Viterbo 1907, pp. 68-78; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), pp.  11-12; DBI, vol. 94, pp. 125-128.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]