Guido – Vescovo (Tuscania, sec. XII)

Un atto di donazione datato 1108 è sottoscritto da un vescovo, secondo la versione del Turriozzi che avrebbe visto il documento nell’Archivio capitolare di Tuscania. Il documento in questione non esiste più ma certamente il vescovo doveva essere Guido che compare in un documento dell’11 giugno 1111 o 1112 relativo ad un accordo che riguarda la chiesa di S. Pietro di Corneto a favore dell’abate di Farfa.

E il vescovo G. è anche parte in una questione che riguarda l’esercizio di giurisdizione sulla diocesi di Centumcellae da parte di Alberico vescovo di Sutri. Il papa Pasquale II si schiererà dalla parte di Alberico perché G. che era stato citato in giudizio per tre volte si era presentato in ritardo.

E questa decisione del papa forse fu all’origine del fatto che G. si fosse schierato dalla parte dell’imperatore Enrico V quando questi, nel 1111 era giunto a Roma e, davanti alle resistenze del papa a riconoscere il potere dell’imperatore di investitura dei vescovi, lo aveva condotto prigioniero a Viterbo (che si era schierata per Enrico V). In quegli anni l’imperatore aveva dichiarato Viterbo città libera e aveva riconosciuto le istituzioni comunali già attive.

I documenti di questo periodo citano sempre Centumcellae come parte della Diocesi di Tuscania.

BIBL. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. I, Viterbo 1907, pp. 114-118; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), p.  18.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]