Guidoni Unico – Partigiano (Viterbo, 22 ott. 1923 – Roma, 24 mar. 1944).

Figlio di Guido e di Pierina Simoni, dopo aver frequentato il liceo Marcantonio Colonna, dove insegnava don Giuseppe Morosini, si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia a Roma. Già prima dell’oc­cupazione nazista della Città, dal 1942 partecipava alla vita di gruppi clandestini di giovani comunisti, la cui scelta era avvenuta, come per molti, dalla ri­cerca di coerenza di giustizia all’interno dello stes­so fascismo. Tenne collegamenti anche con gruppi in Liguria. Aderì al MCd’I-Bandiera Rossa, del quale divenne uno dei protagonisti di primo piano. Si occupò della formazione politica, ma anche del­l’attività organizzativa e militare, effettuando tra­sporti di armi, curando i collegamenti del comando bande partigiane e organizzando la la zona.

Il 24 gen. 1944 fu arrestato dalle SS in una latteria di via S. Andrea delle Fratte e portato a via Tasso, dove fu sottoposto a interrogatori e torture, ma senza cede­re. Processato dal tribunale militare tedesco e con­dannato ad una pena detentiva, fu condotto a Regi­na Coeli. Dopo l’azione partigiana di via Rasella fu inserito nella lista di coloro che erano destinati ad essere eliminati per rappresaglia e ucciso alle Fos­se Ardeatine.

BIBL. e FONTI –  Università di Macerata, Istituto di medicina legale, fondo Ascarelli, schede biografiche, ad nomen. AN- FIM, Schede dei martiri ardeatini. MSL, Elenco dei reclusi di via Tasso.  Giantomassi 1945, pp. 37-48; Ascarelli 1984, p. 86; La Bella et al. 1996; Mogavero 2002, p. 127.

[Scheda di Giuseppe Mogavero – Msl]