Jacometti, Bernardino – Possidente, Sindaco (Sec. XIX – Sec. XX)
La famiglia Jacometti era una delle famiglie storiche di Anguillara Sabazia insieme ai Rinaldi e ai Senzadenari, Già nel XVII secolo erano giunti a coprire posizioni significative al servizio dei feudatari locali mentre nel XVIII, divenuti mercanti di campagna, riescono a creare un patrimonio e ad avere ruoli così significativi all’interno della Comunità da poter utilizzare larghe parti di terreni comunali a proprio vantaggio grazie anche ai ruoli ricoperti sia all’interno del governo della Comunità che nel locale mondo ecclesiastico.
Dopo le elezioni amministrative del novembre 1870 ci fu Filippo Jacometti che fece il Sindaco per alcuni mesi mentre un altro Jacometti era Segretario comunale. A quella data la loro famiglia era di gran lunga la più ricca di Anguillara Sabazia con una proprietà ampia alla quale si aggiungeva l’affitto della Tenuta del Polline di oltre 700 ettari di proprietà del principe Giustiniani e l’uso delle terre comunali. E questo spiega come, nel 1866, Filippo – il capo di famiglia – fosse stato sequestrato alle porte del paese da un gruppo di briganti che accettarono di scambiarlo con il figlio Bernardino purché la famiglia si impegnasse a sborsare la somma di 6000 scudi per la sua liberazione, una cifra enorme per quei tempi che gli Jacometti però riuscirono a mettere insieme senza eccessive fatiche. Il riscatto fu pagato e anche Bernardino ritornò libero.
Pochi anni dopo Bernardino diveniva Sindaco di Anguillara e negli anni del suo sindacato si procedette a configurare un piano di sviluppo dell’abitato, ad alleviare il problema dell’adduzione dell’acqua al centro del paese, a dare incremento all’istruzione dei giovani, a sostenere il progetto della ferrovia che nel 1894 sarà definitivamente aperta anche se con un percorso che passava ad una certa distanza dal centro del paese. Il loro ruolo non venne meno nel corso degli anni e quando i sindaci furono sostituiti dai podestà, le buone relazioni che la famiglia aveva intrattenuto con chi aveva il governo del paese assicurarono a Carlo Jacometti la guida di Anguillara Sabazia per un altro lungo periodo.
Bibl.: Angela Zucconi, Autobiografia di un paese. Anguillara Sabazia dall’Unità al Fascismo, Roma 1993, passim. R. Ago, Braccianti, contadini e grandi proprietari in un villaggio laziale nel Primo Settecento, in “Quaderni storici”, vol. 16, n. 46, pp. 60-91.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]