Lanzillotto Viterbiense – Cronachista (sec. XIII).

Molto poco è noto della vita di questo personaggio vissuto a cavallo della metà del sec. XIII. Il suo nome è giunto fino a noi perché egli fu l’autore di una Cronaca di Viterbo, in lingua latina, ora perduta nell’originale, ma che venne utilizzata come fonte dai cronisti suc­cessivi. Di lui scrisse il Bussi nella inedita storia di Viterbo che riguarda i suoi uomini illustri e lo dice della famiglia dei Tignosi (come anche Goffredo da Viterbo) mentre Francesco d’Andrea lo definisce orefice e scrittore in latino di versi e di prose e  dice di aver tratto da lui solo le notizie su Viterbo ma non le altre che trattavano di diversi argomenti. Il Ciampi infine scrive che il L. fu presente all’assedio di Federico II del 1243. Una parte importante delle notizie date dai cronachisti viterbesi per il periodo anteriore il 1255 vengono fatte risalire alle cronache del L. come attesta Giovanni di Juzzo, cronache che Francesco d’Andrea dice di aver visto in originale e che poi sarebbero confluite nelle Cronache di Niccolò della Tuccia insieme a quelle di “mastro Gironimo” e di Cola di Covelluzzo.

BIBL. — Egidi 1901, pp. 38-47; Repertorium Fontium Historiae, VII, pp. 138-139; D’Andrea 2002, ad indicem; Ciampi, 1872, p. XVII, 5, 292.

[Scheda di Antonella Mazzon – Isime; integrazioni di Luciano Osbat-Cersal]