Liviabella, Romano – Pittore, Scenografo (Roma, 16 apr. 1935 – Viterbo, 21   dic. 2004 )

Era nato a Roma nel 1935 da Ideo Liviabella e Enrica Papini, figlia di Virgilio Papini, quel  Papini ultimo di una dinastia da sempre legata a filo doppio alla “Macchina di Santa Rosa”, mirabili costruttori di quel miracolo d’ingegno, in tempi dove la moderna tecnologia e i materiali di oggi non c’erano.

Dopo aver frequentato le scuole elementari e poi le medie al collegio Ragonesi di Viterbo, aiutato negli studi dalla maestrina Annamaria Andreotti moglie di Paolo Papini zio di Romano, aveva proseguito gli studi all’Accademia di belle arti  a Roma, settore scenografia, già frequentata dal nonno Virgilio e dove era avvenuto  l’incontro con Cesarini da Senigallia, grande regista, sceneggiatore e scenografo della Rai che se lo era portato appresso.

La sua esperienza di scenografo per la Rai ha segnato la prima parte della sua vita; poi la decisione di trasferirsi a Viterbo dove si è dedicato alla pittura ed ha potuto così mettere a frutto quello che aveva appreso durante i corsi dell’Accademia di belle arti. Le sue opere, come si è potuto vedere anche nelle mostre che si sono svolte a Viterbo (la prima nel 2015 nell’ex tribunale, in Piazza Fontana Grande, la seconda nel 2016 curata da Silvio Merlani alla Galleria Chigi), erano il frutto di un’armonia tra l’impostazione dello scenografo e l’ispirazione dell’artista che le rendeva accurate e ammirate.  E per questa via che la Viterbo da lui tanto amata (come invece non amava i viterbesi dai quali era ricambiato nello stesso modo, per il suo carattere di misantropo e di combattente dell’ingiustizia e dello strapotere), la Viterbo della storia più antica e quella dei luoghi più frequentati è stata portata in giro nelle mostre a lui dedicate in Italia e all’estero.

BIBL. – http://www.tusciaweb.eu/2015/01/arte-musica-poesia-mostra-romano-liviabella-2/.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]