Malvicini Cristoforo – Giurista, politico, letterato (Viterbo sec. xv).
Figlio di Giovanni di Bencio, appartenente alla famiglia viterbese dei Malvicini, notai per tradizione familiare, studiò diritto probabilmente a Perugia. Intensa la sua attività pubblica a Viterbo, dove portò il titolo di comes palatinus de Viterbio.
Nel febbr. 1457 venne inviato come ambasciatore del Comune di Viterbo a Roma per ottenere il perdono pontificio per i misfatti compiuti dai Viterbesi a partire dal 1454, anno dell’uccisione di Princivalle Gatti. Nello stesso anno partecipò, in qualità di advocatus diaboli, al processo di canonizzazione di santa Rosa.
Rivestì diversi incarichi anche fuori della città natia. Fu capitano del popolo a Perugia nel secondo semestre del 1457 (1° ag. 1457 – genn. 1458) e a Firenze nel secondo semestre del 1458. Il 14 giugno 1460 sposò Sabetta Bussi, dalla quale ebbe Cesare. L’anno successivo fu senatore a Roma. Dal 3 giugno 1462 all’apr. 1463 ricoprì la carica di podestà a Perugia.
Suoi scritti si conservano, assieme agli atti del fratello Silvestro (1456-1459), nel protocollo notarile 1463 dell’Archivio notarile distrettuale di Viterbo (ca. 1459-1460). In quelle pagine, anziché le minute di atti notarili, si trovano appunti di lettere e composizioni umanistiche sia in versi che in prosa. Si tratta di un vero e proprio zibaldone a opera di Cristoforo e di Silvestro, nel quale spicca un’orazione tenuta dal primo nel 1454 a Perugia. Vi è registrato anche un inventario risalente al 1458 che elenca i libri di famiglia, tutti di natura giuridica, conservati a Bagnoregio.
BIBL. – Miglio 1991, pp. 13, 17-18, 29-32; Giorgetti 1993b, pp. 265-266,439-440; Angela Lanconelli, Gatti, Giovanni, in DBI, 52, p. 573; Lombardi 2003b, pp. 311-316, 324-325.
[Scheda di Antonella Mazzon – Isime]