Maria Crocefissa di Gesù, o.s.b. (al secolo Fau­stina Gertrude Costantini) – Religiosa (Tarquinia, 18 ago. 1713 – ivi, 16 nov. 1787).

Figlia di Antonio Costantini, ministro del mona­stero di S. Lucia e molto vicino a san Paolo della Croce, e di Girolama Falcioni, era la settima di do­dici figli; discendeva da una famiglia in piena ascesa sociale, tanto che divenne in breve tempo una delle più prestigiose di Tarquinia. Una grave malattia segnò la sua giovinezza e la prematura morte della madre la costrinse inoltre a occuparsi della famiglia. Dopo avere frequentato la locale scuola delle Maestre Pie Filippini, il 20 ago. 1733 entrò nel monastero benedettino di S. Lucia, il 22 novembre ne indossò l’abito e nel 1734 compì la solenne professione religiosa.

Il 3 ott. 1739 co­nobbe san Paolo della Croce, che si era recato nel convento per dirigere gli esercizi spirituali. Nel 1741 entrò nel monastero della Passione, conside­rato da lei più rigoroso. Nel 1753 le fu proposta da don Giuseppe Carbone, fratello del primo ministro di Giovanni V del Portogallo, la direzione del con­vento dei Dolori di Maria Santissima di Roma, ma il progetto sfumò. In seguito fu fondatrice, insieme con i fratelli Domenico e Nicola, di un monastero passionista a Tarquinia. Domenico (m. 16 gen. 1780), ricco proprietario sposato con Lucia Casciola (m. 9 ago. 1782) da cui non aveva avuto figli, depose insieme alla moglie al processo di cano­nizzazione di san Paolo della Croce, di cui en­trambi erano assidui frequentatori; egli si adoperò alacremente per il ritorno di Paolo a Corneto nel 1749; l’altro fratello, Nicola (m. 17 maggio 1787), era un canonico. Il 14 sett. 1770 Clemente XIV ap­provò le Regole e costituzioni dell’Ordine delle Monache Passioniste e il 3 maggio 1771 fu inau­gurato il monastero di Tarquinia.

Il 9 feb. 1771 il papa dichiarò tra le fondatrici e prima superiora la duchessa Anna Maria Colonna Barberini, dal 1767 vedova del conte Filippo Sforza Cesarini. La Bar­berini, che aveva perso il suo unico figlio ed era molto stimata negli ambienti ecclesiastici romani, era molto vicina a san Paolo della Croce e dal 1768 assidua frequentatrice dell’ospizio del SS. Croce­fisso di Roma; il suo patrocinio però venne meno, tanto che il 3 apr. 1774 ella vestì l’abito france­scano nel monastero di S. Restituta di Narni, prendendo il nome di Teresa Costante Maria Barberini. Il 16 apr. 1775 prese i voti e dal 1789 ricoprì la ca­rica di abbadessa. In tal modo, M. assunse la cari­ca di fondatrice e prima superiora del convento. In seguito entrarono nell’Ordine Passionista anche le sorelle Teresa (religiosa con il nome di Maria Teresa dello Spirito Santo, molto vicina a san Pao­lo della Croce) e Antonina, che avevano vestito l’abito benedettino in precedenza. Analoghi mo­nasteri passionisti erano presenti anche a Vignanello e Campagnano.

M. ebbe una fitta corrispon­denza con san Paolo della Croce, di cui si conser­vano 32 lettere. Il 21 giugno 1777 comparve inol­tre come testimone nel processo ordinario di Tarquinia per la canonizzazione di Paolo, svoltosi nella cappella di S. Caterina della chiesa di S. Croce alla presenza di monsignor Paluzzi. Il processo di bea­tificazione di M., introdotto dall’Ordine dei Pas­sionisti, è iniziato nel 1924 ed è ancora in corso; il 17 dic. 1982 è stato emanato il decreto dell’eroici­tà delle sue virtù.

BIBL. e FONTI –  BAV, Arch. Barberini, Indice II, 2427, 3270, Indice IV, 146-147, 149-150, 564. – Beatificationis 1734, I- II; Dasti 1878, pp. 283-284; Luca di s. Giuseppe 1878; Pao­lo della Croce 1924; Gioacchino della Sacra Famiglia 1949; Zoffoli 1963-68, I, pp. LV, LVIII, 507, 1218, 1298, 1307-1384, III, pp. 240-262; Zoffoli 1970, pp. 203-256; Ravasi 1971; Giorgini 1981, pp. 536-545; Enc. Cattolica, VIII, coll. 133­134; DIP, V, coll. 946-947, VI, coll. 1233-1235; Gioacchino De Sanctis in Bibliotheca Sanctorum, Appendice I, col. 379; Spina 1993.

[Scheda di Barbara Scanziani – Ibimus]