Marzi, Giovanni Battista – Elettronico (Tarquinia, 3 ago. 1857 – Roma, 16 giu. 1928)
Dopo aver compiuto studi classici il M. si dedicò allo studio dell’elettromeccanica e alla telefonia in particolare. Durante il servizio militare fu a Roma e nel 1879 fu designato, quale telegrafista, al Comando della divisione militare con il compito di collegare il telefono del Comando con Castel Sant’Angelo. Nel 1881 fu nominato direttore della Rete Telefonica Romana e avviò una collaborazione per lo sfruttamento dei brevetti di Graham Bell nel campo della telefonia in Italia. A partire dal 1884 avviò una sua attività di costruzione di apparecchi di precisione che ebbero utilizzazione in campo militare; inoltre creò una rete telefonica che collegava tutte le caserme e gli uffici militari di Roma. Nel 1886 attivò una specie di centralino telefonico automatico che servì, tra i primi utenti, la Biblioteca apostolica vaticana.
Nel frattempo aveva creato dei bersagli elettrici che servivano per indirizzare sempre meglio il tiro delle armi e di bocche di fuoco. Negli anni della guerra Ispano-Americana mise a punto il “telegoniometro Marzi” che doveva servire per indirizzare il tiro dei cannoni anche in assenza di visibilità diretta delle navi nemiche. Dopo il 1890 mise a punto un sistema di illuminazione che si basava sull’uso di batterie di accumulatori. Dopo il 1905 inventò il “Telefono altosonante Marzi” che aumentava notevolmente la potenza della ricezione del suono. Alla vigilia della Prima guerra mondiale mise a punto una stazione trasmittente posta vicino a Bruxelles che riusciva a comunicare i suoni e concerti di musica ad oltre cento chilometri di distanza.
Il Marzi morì a Roma il 16 giugno 1928. E’ stato ricordato in un convegno che si è svolto a Tarquinia, sua città natale, nell’ottobre 1991.
BIBL. – G. Santiloni, Vita ed opere dell’elettronico Giovanni Battista Marzi, in “Bollettino dell’anno 1989”, pp. 187-213.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]