Montesi, Lidia – Educatrice (Tuscania, 19 sett. 1915 – Ivi, 4 ott. 1943)
Nata a Tuscania il 19 settembre 1915, figlia di Filippo (agricoltore) e di Amalia Cardarelli (possidente), abitanti il Largo del Teatro, frequenta le scuole nel suo paese rette dalle Maestre Pie Venerini. Nel giorno della sua Prima comunione, il 28 giugno 1927 nella Cattedrale di Tuscania, Livia decide di dedicare la sua vita alla preghiera e all’assistenza dei malati e comincia ben presto, ogni giorno, ad andare a trovare e confortare i malati tanto da divenire presto “l’angelo del conforto” (così la ricorderanno i suoi paesani). Nella parrocchia dei Santi Martiri è impegnata nell’insegnamento della dottrina cristiana e nell’attività della sezione della Gioventù femminile di Azione Cattolica, diventando anche Segretaria diocesana della stessa Associazione. Partecipa ai corsi di istruzione per le giovani dell’Azione Cattolica e agli esercizi spirituali che si svolgevano presso il Monastero delle Clarisse di Tuscania e si convince di voler entrare tra quelle che lei chiama “le sorelline”, grazie anche al rapporto di amicizia nato con la madre badessa, suor Maria Clara con la quale continuerà uno scambio epistolare fino alla sua morte.
Una caduta sulle scale del Monastero la convincerà che la sua quotidianità deve rimanere all’esterno di quel luogo, per un impegno costante in mezzo alla gente. Il 6 novembre 1932 avviene la sua vestizione come Terziaria Francescana e poi la sua adesione alla Pia Unione delle Terziarie Francescane, nella quale ricoprirà il ruolo di Presidente. Dal suo diario e dalle sue lettere traspare la sua spiritualità intrisa dell’amore per Gesù e il suo affidamento a san Francesco che la accompagneranno per tutta la vita che sarà peraltro segnata dalle precarie condizioni di salute che la affliggeranno per buona parte dei suoi anni. Nel 1943, qualche mese prima della sua morte, si unisce alle giovani dell’Azione Cattolica per partecipare all’udienza papale di Pio XII nel 75° anniversario della nascita dell’Azione Cattolica Italiana. Morirà il 4 ottobre 1943, come aveva predetto. Colui che l’aveva conosciuta da vicino in quanto suo parroco, don G. Cupelli, con l’aiuto di mons. Domenico Brizi, che era stato direttore spirituale di Lidia (poi Rettore del Seminario della Quercia e successivamente vescovo di Osimo-Cingoli) scriverà nel 1947 una sua biografia. La documentazione che la riguarda, comprese le sue lettere e i suoi diari, è oggi custodita nell’Archivio dell’antico Monastero di S. Paolo di Tuscania ora presso l’Archivio della Federazione delle Clarisse Urbaniste d’Italia a Viterbo.
BIBL. e FONTI – Archivio del Comune di Tuscania, Registri di stato civile, Atti di nascita, anno 1915, ora in http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Viterbo/Stato+civile+italiano/Tuscania/Nati/1915/6011/007263558_00090.jpg.html?g2_imageViewsIndex=0. G. Cupelli, Quasi lilium…Cenni biografici dell’anima eletta Lidia Montesi, Tuscania, Tipografia Bianchi, 1947.