Monticelli, Furio – Militare (Montefiascone, 18 dic. 1888 – Marina di Campo, 18 ago. 1970)
Era figlio di Adriano e di Maria Antonietta Bustelli, quarto figlio di una famiglia della borghesia di Montefiascone. Entrato all’Accademia militare di Modena, ne uscì nel 1912 come Sottotenente del Corpo dei bersaglieri. Prese parte alla Guerra di Libia meritandosi una prima medaglia d’argento al valor militare con la motivazione: “Comandante di mezza compagnia, si slanciava arditamente alla testa dei suoi per guadagnare la cima di una posizione favorevole. Caduto gravemente ferito, rifiutando i soccorsi, continuava ad impartire ordini sul posto lasciandosi trasportare al sicuro solo quando la compagnia dovette lasciare la sua posizione” (Omn Scikaneb, 26 feb 1914). Nel 1914 si sposò con Matilde Pisani, figlia del generale Silvestro Pisani. All’inizio della Prima guerra mondiale era Capitano in un Reggimento di Bersaglieri. Nel 1915 la seconda medaglia d’argento con la motivazione: “Giunto, con la compagnia, ai reticolati nemici, e non riuscita l’azione, mentre i reparti vicini erano scossi per le perdite loro inflitte dall’avversario, con un vivo attacco di fianco, benché privo di subalterni, seppe, con mirabile energia ed attività, tenere per 18 ore il proprio reparto saldo nell’assai critica situazione, sino al momento opportuno per ripiegare ordinatamente” (Plezzo, 18 sett. 1915). Infine nel 1916 la terza medaglia con la motivazione: “Comandante di battaglione, sprezzante del pericolo, giungeva primo sulle trincee nemiche, guidando poi vigorosamente le sue truppe alla conquista delle posizioni designate” (Monte Pecinka, 1-2 nov. 1916). La motivazione della croce di guerra è stata: “Ufficiale addetto ad un comando di divisione nella preparazione e nello svolgimento dell’azione compiva ardite ricognizioni, sotto il fuoco nemico, con ottimi risultati” (Basso Piave, 2-6 luglio 1918). Alla fine della guerra era stato promosso Maggiore. Dopo la guerra proseguì la sua carriera militare e nel 1939 era diventato Generale di brigata, poi generale di divisione e dal 1940 al 1942 comandò la 12^ divisione di fanteria “Sassari” impegnata in Croazia dove si mostrò contrario ai massacri dei serbi da parte degli Ustascia. Nel 1942 gli fu concessa l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia. Dal 12 luglio 1943 fu addetto al Ministero della Guerra con incarichi speciali. Fu posto in quiescenza con il grado di Generale di corpo d’armata. Nel dopoguerra fu presidente del Museo storico dei bersaglieri.
BIBL. – V. Ansalone, Gloriosa Viterbo. I decorati al valor militare della Prima guerra mondiale nati nella Provincia, Viterbo, Agnesotti, 2006, p. 230.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]