Nardi, Ulderico – Vescovo (Poppi, Arezzo, 5 maggio 1637 – Bagnoregio, 17 apr. 1705).

Discendente di nobile famiglia aretina, dot­tore in utroque iure, venne eletto da Innocenzo XII il 21 luglio 1698 al vescovato di Bagnoregio, di cui pre­se possesso per procura il 2 settembre successivo. Era da poco avvenuto il terremoto (11 giug. 1695) che aveva distrutto parte della contrada di Civita compromettendo in maniera grave la Cattedrale, il Palazzo vescovile e il Seminario. Tra le prime disposizioni eseguite nella Diocesi fu il trasferimento della cattedrale da S. Donato presso la collegiata di S. Nicola nell’abitato di Rota (ora Bagnoregio) e l’unione dei due capito­li, come indicato da Innocenzo XII con il motu pro­prio Super universas (del 18 febbr. 1699). Il vescovo eseguì le disposizio­ni il 25 aprile dello stesso anno; e per il pos­sesso ufficiale volle la partecipazione di tredici ca­nonici vestiti con la cappa magna (di cui erano stati decorati dallo stesso papa Innocenzo XII) che in pro­cessione dovevano andare nella chiesa di S. Nicola allora elevata da collegiata a cattedrale. Terminata la funzione del possesso, la chiesa venne immediata­mente chiusa perché era necessario avviare i lavori di ampliamento, con interventi nella navata e nel­l’abside. I canonici dovettero officiare nella chiesa della SS. Annunziata dal 26 aprile al 26 luglio 1700, data in cui la nuova cattedrale fu solennemente consacrata e riaperta al culto. Nel 1696 aveva approvato la costituzione di un Monte frumentario per i poveri della città di Bagnoregio che era stato eretto per iniziativa della Comunità e con un sostanzioso contributo del pontefice. Nel 1699 aveva dato avvio alla sua prima visita pastorale alle parrocchie della Diocesi, impegno che proseguì fino alla fine del suo governo. Il N. volle provvedere all’ampliamento della casa per il seminario, ma il convento di S. Agostino so­stenne contro di lui una causa in merito a un’abita­zione che egli aveva espropriato all’istituto. Nell’ottobre 1703 convocò un sinodo diocesano, rimasto manoscritto nell’Archivio dell’antica Diocesi di Bagnoregio. Fu sepolto nella chiesa cattedrale e, nella stessa chiesa,  i suoi eredi co­struirono nel 1709 la cappella dedicata al SS. Sa­cramento dove successivamente fu traslata la salma.

BIBL. – Gams, p. 671; HC, v, p. 112; Righi 1940, pp. 73-74; Petrangeli Papini 1972, pp. 121, 123; Ramacci 1986, pp. 35, 38.

[Simona Sperindei – Ibimus; revisione di Luciano Osbat – Cersal]