Onofri, Onofrio – Letterato (Ronciglione, sec. xvii).
Sacerdote, fu attivo a Napoli, dove pubblicò le due opere teatrali per le quali resta di lui memoria: Il Bilissario, «tragedia nuova» (Napoli, per Gio. Nicola Vitale, 1645) e Il Purissimo Natale del Redentore del genere humano, «opera pastorale» (Napoli, per Camillo Cavallo, 1647). Forse a Napoli fu attivo per la corte vicereale. Nel Bilissario, in cinque atti in versi sciolti, è condotta con tono di tragedia «esemplare» la funesta vicenda del generale bizantino; l’autore la dedicò al principe Nicolò Ludovisi (Napoli 12 genn. 1645), che da pochi giorni aveva sposato la nipote di papa Innocenzo X, con grande soddisfazione del viceré spagnolo di Napoli; l’edizione contiene versi encomiastici a O. da parte di vari autori napoletani, tra cui spicca Carlo Celano. Il Purissimo Natale mescola, secondo il gusto dell’epoca, elementi di sacra rappresentazione, di dramma pastorale e di tragicommedia, e anticipa così una soluzione che avrà lungo seguito in ambito napoletano fino all’Humanità ristaurata di Giacomo Badiale (1691) e al Vero lume tra le ombre di Andrea Perrucci (1698). L’opera di O., dedicata a monsignor Giovanni Battista Altieri nunzio apostolico a Napoli, è in cinque atti preceduti da un prologo; i versi, data la mescolanza stilistica, sono parte sciolti parte in rima, e di questi ultimi alcune sezioni sono dichiaratamente per musica. A partire dallo Jacobilli, alcuni repertori indicano il 1646 come data di morte di O., ma la notizia va rigettata, poiché la dedica del Purissimo Natale, sottoscritta dall’autore, è datata da Napoli il 25 sett. 1647.
BIBL – Jacobilli 1658, p. 141; Allacci 1755, coll. 141, 654; D’Orazi 1991, nn. 52, 54.
[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]