Pacelli Marcantonio – Prelato (Onano 1800 – Roma 1890).
Nipote di Prospero Caterini, prelato e poi cardinale dal 1853, nel 1819 seguì lo zio a Roma dove intraprese gli studi giuridici e divenne avvocato rotale. Alla fuga di Pio IX dopo gli avvenimenti del nov. 1848 seguì il pontefice a Gaeta e fece rientro a Roma al suo seguito nell’apr. 1850. Il papa lo nominò allora membro del Consiglio di censura e negli anni seguenti gli concesse l’iscrizione al patriziato di Acquapendente (1854) e di Sant’Angelo in Vado (1857). Dal 1851 al 1870 fu inoltre sostituto nel Ministero dell’Interno, incarico che mantenne anche nei primi giorni successivi alla presa di Roma e all’insediamento della Giunta provvisoria di governo. Il suo nome è legato alla ideazione e alla realizzazione dell’organo ufficiale d’informazione della Santa Sede, «L’Osservatore Romano», di cui molti lo ritengono il fondatore. In effetti, nella sua carica governativa all’interno di uno Stato Pontificio sempre più indebolito e soprattutto dopo la sconfitta di Castelfidardo, sempre più isolato, egli manifestò al pontefice il progetto di porre accanto al «Giornale di Roma», bollettino ufficiale del governo pontificio, un giornale polemico di natura ufficiosa da intitolare «L’amico della verità». L’intenzione del P., approvata e sostenuta da Pio IX, era quella di riprendere le fila dell’informazione cattolica e propagandistica fedele al papato, che aveva avuto espressione nel periodo 1849-1852 nel foglio dal titolo «L’Osservatore», finanziato da un gruppo cattolico legittimista francese e diretto dall’abate Francesco Battelli. Il progetto del P. trovò attuazione nel 1861, quando si decise di affidarne la realizzazione a due profughi dalle Romagne, il polemista forlivese Nicola Zanchini e il giornalista bolognese Giuseppe Bastia. Il giornale riprese il nome di «L’Osservatore Romano» e uscì con il primo numero il 1° luglio 1861. Pacelli risiedeva a Roma a palazzo Pediconi nei pressi della Chiesa Nuova, con i dieci figli; tra questi, Filippo divenne avvocato rotale. Dal matrimonio di Filippo e Virginia Graziosi nacque in casa del nonno il 2 marzo 1876 Eugenio, che poi diventerà papa Pio XII.
Bibl. – Michele Maccarrone, s.v. Osservatore romano e s.v. Pacelli famiglia, in Enc. Cattolica, rispettivamente IX, coll. 422-423 e IX, col. 502; Majolo Molinari 1963, I, pp. 679-681.
[Scheda di M. Giuseppina Cerri – Isri]