Padovani Lea – Attrice (Montalto di Castro, 28 lug. 1920 – Roma, 23 giu. 1991)
Figlia di Ugo, vicentino, e di Ida Campanari originaria della Corsica ma nata a Tuscania, dopo la maturità classica si iscrisse all’Accademia d’arte drammatica di Roma nel 1942 che lasciò nel 1944 per esordire sulle scene, come soubrette, nella rivista Cantachiaro, al fianco di Anna Magnani. Nel 1945, recitando in Febbre azzurra con Macario, si rivelò al pubblico per la sua bellezza ma anche per la sua notevole verve, dimostrando inoltre un’ottima predisposizione a recitare la commedia. La sua lunga carriera come attrice di prosa prese l’avvio con la partecipazione alla famosa messa in scena de I parenti terribili di Cocteau (1946-1947) curata da Luchino Visconti. Intraprese inoltre la carriera cinematografica interpretando personaggi intensamente drammatici, in film come Il sole sorge ancora di Aldo Vergano (1946); (Giveusthisday), Cristo fra i muratori (1949) per la regia di Edward Dmytryk, per cui fu premiata alla mostra di Venezia del 1950, che la impose anche a livello internazionale per la sua bravura e per la bellezza del suo volto severo; Roma, ore 11 di Giuseppe De Santis (1952). Ma interpretò anche personaggi da commedia come in Totò e le donne di Mario Monicelli e Steno (1952).
Negli anni 1951 e 1952 fece parte della compagnia del Teatro nazionale diretto da Guido Salvini. Nel 1953, insieme a Ruggero Ruggeri nella sua ultima tournée a Londra e a Parigi, recitò in Enrico IV e Tutto per bene. Fra le tante, va ricordata la sua interpretazione nella commedia di Tennessee Williams La gatta sul tetto che scotta (1957-1958) seguita, l’anno successivo, da The rose tattoo che si tenne, in inglese, al New Theatre di Londra. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu impegnata principalmente in televisione dove interpretò svariati romanzi sceneggiati nei quali ebbe modo di esprimere le sue briose qualità di attrice, come in Il romanzo di un giovane povero, La bisbetica domata (1958), Piccole donne, Ottocento (1959), Ragazza mia (1960).
Dal 1955, anno in cui prese parte a vari film, tra i quali La tua donna di Giovanni Paolucci, Pane, amore e… di Dino Risi e Guai ai vinti! di Raffaello Matarazzo, fino al 1987, recitò in oltre una ventina di film dei quali vanno menzionati: Occhio per occhio (1956) di André Cayatte; Montparnasse (1958) di Jacques Becker; La Maya desnuda (1959) di Henry Koster; La principessa di Clèves ( 1961 ) di Jean Delannoy; La furia degli uomini (1963) di Yves Allégret; La noia (1963) di Damiano Damiani; Un uomo a metà (1966) di Vittorio De Seta; Ehrengard(1981) di Emidio Greco, e l’ultimo, Cuore di mamma (1987) di Gioia Benelli.
Nel frattempo era riapparsa sul video, dopo una lontananza dalle scene durata diversi anni, nel 1980, nel ruolo di Mabel Warren nello sceneggiato Un treno per Istambul e, nel 1983, ne L’amante dell’Orsa Maggiore: ma in tutte le espressioni d’arte – cinema, teatro, televisione – nelle quali aveva esplicato il suo talento, la P. ottenne riconoscimenti e ammirazione. Si era sposata nel 1970 con l’industriale Aldo De Franceschi e morì a Roma il 23 giugno 1991 per un arresto cardiaco. Nel 2012 Montalto di Castro le ha intitolato il suo teatro.
Bibl. A. Giampietro in http://www.mymovies.it/di- zionario/biblio.asp; http://www.imdb.com/name; E. Lancia, voce nel DBI, vol. 80, pp. 196-198; Le attrici. Dizionario del cinema italiano, Roma 1999, p. 203 e sgg.; V. Ceniti, Lea Padovani antidiva della Maremma, in “La Loggetta”, n. 100/Settembre 2014.