Pangrazi, Augusto – Possidente, Sindaco (Vignanello, 1863 – Ivi, 21 gen. 1940)
Figlio di Luigi e di Marianna Tabacchini, sposato con Giuseppa Vitali, era nato nel 1863 ed era di condizione “possidente”. Le elezioni amministrative del luglio 1905 portarono in Consiglio comunale sette nomi nuovi: cinque appartenenti all’area cattolico-liberale (e tra questi vi era Augusto Pangrazi che si dichiarava pensionato a quella data) e due socialisti. Nell’agosto dello stesso anno il Pangrazi fu eletto sindaco e rimase con questo ruolo sino al 21 maggio 1916 quando si dimise per poter curare gli affari personali. Negli anni del suo mandato si procedette al risanamento dell’abitato più antico, ad una nuova sistemazione viaria con l’abbattimento della vecchia Porta della Torre, si promosse l’impianto di illuminazione pubblica e la distribuzione dell’energia elettrica ai privati, si approvò il Piano regolatore comunale che previde la costruzione di nuove abitazioni nella zona del “Malesino”, si istituì il servizio di raccolta dei rifiuti, la costruzione di un edificio per le scuole elementari e per l’asilo, si istituì una Cassa rurale dei Prestiti e furono potenziate sia la Cantina sociale che la Cooperativa di consumo. La sua amministrazione guidò il paese nell’organizzazione che fu creata per lo scoppio della Prima guerra mondiale, per sostenere quelle famiglie che avevano avuto gli uomini richiamati al fronte o, peggio, che erano morti o feriti per causa della guerra,. Si costituì un Comitato di organizzazione civile che fu presieduto ancora da Augusto Pangrazi che poi guidò anche il subentrante Commissariato delle opere federate di assistenza e propaganda. Nel 1920 si fece promotore della creazione di un monumento a ricordo dei caduti di Vignanello nella Prima guerra mondiale. Muore il 21 gennaio 1940.
Bibl.- C. Santocchi Pacelli, Vignanello dall’inizio del Novecento all’avvento del Fascismo, Viterbo, Agnesotti, 1987, passim; https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua947050/0A1bXMg.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]