Picaro, Antonio – Medico (Taranto 20 aprile 1917-Roma 23 nov. 1973)

Nato a Taranto da Cesare Picaro (che era avvocato) e Laura Fumarola si è laureato in medicina e chirurgia alla Sapienza di Roma nel 1941 specializzandosi poi in anatomia chirurgica, medica, semeiotica chirurgica e medica. Tenente medico a Firenze per il servizio militare, in seguito all’entrata in guerra, è stato subito mandato in Albania e, dopo l’8 settembre 1943, avendo scelto di non rimanere a combattere al fianco dei nazisti tedeschi, è stato fatto prigioniero e internato in un lager nei pressi di Flensburg (Schleswig Holstein Germania del nord). Mantenendo fede al giuramento di Ippocrate, ha lavorato pur essendo prigioniero, presso il Diakonissenkrankenhaus di Flensburg per due anni, diventando, a soli 27 anni, responsabile del reparto di chirurgia uomini e soccorrendo la popolazione dopo i numerosi bombardamenti. Finita la guerra gli fu offerto di conservare l’incarico, ma preferì tornare a Roma dove lavorò al Policlinico Umberto I come docente di Anatomia chirurgica Nel 1946, insieme con E. Salvetti, publicò le dispense di anatomia chirurgica (Lezioni di anatomia chirurgica e operazioni di E. Scavo, raccolte dai dottori A. Picaro e E. Salvetti, Roma, Libreria medica Salvalaggiio 1946). Negli anni successivi fu autore di diversi studi pubblicati su “Ricerche di morfologia” e nell’ambito delle pubblicazioni dell’”Istituto di anatomia chirurgica e Corso di operazioni dell’Università di Roma”; tra queste (sono una trentina) si citano Su una variazione della carotide primitiva; Un caso di torsione del funicolo spermatico; Ipertrofia del lobo sinistro del fegato simulante una tumefazione in sede pancreatica (insieme a Livio Capocaccia).Nel 1957 vinse il concorso come primario e amministratore dell’ospedale di Magliano Sabino in Provincia di Rieti, allora collocato nell’antico Monastero di Santa Croce. Alla fine degli anni Sessanta, grazie anche al suo lavoro, ottenne i fondi per costruire ex novo l’ospedale che fu intitolato al benefattore “Marzio Marini” e che fu collocato ai margini del paese: questa struttura in tempi recenti è stata trasformata in Casa della salute.

Nel 1973 a soli 55 anni è deceduto in servizio.

BIBL. – Dati biografici forniti dalla figlia

[Scheda di Carla Picaro-Roma; revisione di Luciano Osbat – Cersal]