Pietro di Giovanni Anastasio di Vitale detto Giudice – Orefice (Viterbo, Sec. XV)
Nel 1429 era Camerlengo degli ospedali riuniti di S.Elena e S. Apollonia. Le sue opere note che ancor oggi possono essere ammirate sono un calice con patena conservato nel Duomo di Montefiascone, un reliquiario presso la Collegiata di Vetralla e la croce astile nella chiesa del Crocefisso di Celleno. Tutte tre le opere portano le iscrizioni che riconducono a lui come autore: Hoc opus fecit Petrus alias Judice aurifice d. Viterbio anno D. MCCCCXXVII è inciso nel calice di Montefiascone che “presenta alla base sei medaglioni smaltati con la figura di Cristo in croce, s. Lorenzo, s. Chiara (Brigida?), s. Margherita, s. Flaviano e s. Caterina”. Anche il nodo e la coppa sono decorati con medaglioni e la patena ha al centro un medaglione con il Salvatore benedicente (Angeli, p. 93). Il reliquiario di Vetralla porta la data del 1433 mentre la croce di Celleno è del 1436: tutti due questi oggetti sono di fine lavorazione e rappresentano il primo un angelo con le ali dispiegate mentre la croce di Celleno è arricchita da formelle intorno alla figura del Cristo.
BIBL. – N. Angeli, Orafi e argentieri a Viterbo, Viterbo 2015, pp. 92-93.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]