Raffaelli, Bonaventura – Vicario generale (Sec. XIX)

Nel 1824 è Canonico di S. Maria Maggiore a Tuscania e in tale veste firma il documento che avvia la causa presso la Congregazione concistoriale per il distacco di Tuscania da Viterbo e l’erezione in Diocesi autonoma.. Durante l’episcopato di Gaspare Bernardo Pianetti (1826-1861) è Vicario generale Luigi Ruzzi; alla sua morte, nell’estate del 1861, il R. viene nominato Pro-vicario generale fino all’agosto 1864 durante l’episcopato Gaetano Bedini (1861-1864). Nel 1870 è Canonico penitenziere della Cattedrale di Tuscania  quando è appena morto  il vescovo  Matteo Eustachio Gonella (1866-1870). E’ autore di Dissertazioni filosofiche del can. Bonaventura Raffaelli, (Viterbo, Presso Sperandio Pompei, 1865-1866) in due volumi e di La mia gita in Roma sul cadere del 1866. Memorie (Viterbo, Presso Sperandio Pompei, 1867) che lo propongono come personaggio non chiuso nell’ambito tuscanese. In queste Memorie  che sono il diario di un viaggio a Roma dopo che i francesi si sono ritirati dalla Città che, ciò nonostante, vive nella calma più assoluta, è un invito al Regno d’Italia a rispettare l’autonomia e la sovranità del Papa e una difesa della religione cattolica su ogni altra confessione religiosa.

Bibl.: – G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, Numero 7, 1997, pp. 64-68.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]