Roscio (Rosci, Rossi) – Famiglia (Orte, secc. XVI-XVII)

Famiglia nobile di Orte attestata dalla prima metà del sec. XVI e ben pre­sente nei due secoli successivi con i suoi molte­plici rami. Il personaggio più illustre fu Giulio (v.), ecclesiastico e noto letterato nella Roma di fine Cinquecento. La famiglia, forse anche per l’alto numero di componenti, ebbe tra Cinquecento e Seicento numerosi personaggi di rilievo: governa­tori di città dello Stato della Chiesa come Fabri­zio, padre di Giulio, Girolamo figlio di Ulisse (m. 1612) e Fabrizio figlio di Girolamo, notai, vesco­vi e, soprattutto, soldati.

Suoi esponenti ricopriro­no spesso il comando delle milizie di Orte, come Orazio (n. 1563), fratello di Giulio, tra il 1585 e il 1590. I fratelli Ulisse (m. 1612) e Adriano parte­ciparono alla guerra di Fiandra con Alessandro Farnese. Il primo inoltre presidiò Castel S. Ange­lo con truppe di Orte durante la sede vacante del 1585. Un secondo Girolamo, vissuto nella prima metà del sec. XVII, risulta provisor generale di mare della Repubblica di Genova, nonché cavalleggero delle guardie del Pontefice. Rodolfo (morto a Tuscania) nel 1613, in viaggio per tornare a Orte, fu cavaliere di S. Ste­fano del granduca di Toscana, di stanza al porto di Pisa, e partecipò alla presa di Algeri da parte del re di Spagna nel 1601. Al momento della morte rico­priva l’incarico di comandante della nave ammi­raglia (patrona) di Paolo V.

Nella stessa epoca al­tri collaterali risultano impegnati in attività pro­duttive come appaltatori della calce per la fabbri­ca del ponte Felice sul Tevere, presso Magliano Sabina (Rosato, suo figlio Sebastiano e Tomma­so). Il ramo di Ulisse della famiglia R. ebbe il ti­tolo dei conti di Puraglia.

BIBL. e FONTI – Leoncini, II, 302v-303r, 328v.-329r.;  AD Orte, Fil­ze 1597-1599; Visite pastorali, 1, c. 751v; Parr. di S. Silvestro, Batt. Matr. e Morti, 1596-1645; Parr. della cattedrale, Batt., l.

[Scheda di Abbondio Zuppante – Ibimus]