Maestranze locali, sec. XVI, S. Antonio di Padova, affresco
Sull’Altare S. Antonio di Padova nel Santuario del SS. Crocifisso di Castro è raffigurato il patrono di poveri e affamati. Il dipinto ad affresco in origine occupava il lato sinistro della pietra triangolare intorno alla quale è stato costruito ed ampliato il Santuario. Probabilmente intorno alla metà del XIX secolo, all’epoca dell’erezione della nuova chiesa, è stato collocato nella nuova nicchia.
Il suo emblema è il giglio bianco con il quale viene raffigurato. I suoi temi preferiti sono i precetti della fede, della morale e della virtù, l’amore di Dio e la pietà verso i poveri, la preghiera e l’umiltà, la mortificazione e si scaglia contro l’orgoglio e la lussuria, l’avarizia e l’usura.
Anche in vita Antonio aveva operato miracoli quali esorcismi, profezie, guarigioni, compreso il riattaccare una gamba, o un piede, recisa, rese innocui cibi avvelenati, predicò ai pesci, costrinse una mula ad inginocchiarsi davanti all’Ostia, fu visto in più luoghi contemporaneamente, da qualcuno anche con Gesù Bambino in braccio. E in questo modo viene spesso rappresentato.
Di fronte all’immagine oggi è un vaso di gigli, emblema del Santo.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]