Chiesa di S. Biagio.

Al di fuori delle mura di Marta, esistevano diverse chiese, tre delle quali si affacciavano sulla piazza Umberto I ed erano contigue tra loro. Una di queste era la chiesa di S. Biagio ed era stata la prima chiesa parrocchiale di Marta. Paga già la decima sessennale nel 1274-1280[1]. Nel 1519 viene unita alla parrocchia di S. Marta in un’unica collegiata[2]. Nel 1570 risulta la necessità di ristrutturarla ma nel 1600, non essendo agibile la chiesa parrocchiale e collegiata di S. Marta, il clero è costretto ad officiare in S. Biagio[3]. Nei primi anni del XVII secolo la chiesa continua a necessitare di interventi di ristrutturazione: il campanile minaccia di crollare, le sepolture vanno pulite. Nel 1624 si realizza un nuovo reliquario per la reliquia di S. Biagio[4]. Ma la chiesa viene interdetta perché pericolante[5]. Seguono diversi interventi ma il pericolo di rovina si ripresenta nel 1890 quando, a seguito degli scavi per le sepolture pubbliche avviati dal municipio, se ne decide la demolizione. Il Comune lascia in piedi alcune parti del muro per ricavarne una rimessa per il carro funebre. Oggi l’area si chiama Largo S. Biagio ed è adibita a parcheggio.

[1] Rationes decimarum italiae nei secoli XIII e XIV – Latium, a cura di G. Battelli, Città del Vaticano 1946, p. 274.

[2] M. Di Giovanni Andrea, Le chiese “scomparse” di Marta, Tesi di laurea, Università degli studi della Tuscia, Facoltà di Conservazione dei beni culturali, a.a., 2013-2014, p. 41.

[3] Ibidem, p. 42.

[4] Ibidem, p. 43.

[5] Ibidem, p. 44.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]