Vecchia chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta
Sita nel nucleo centrale del vecchio borgo medievale[1]. E’ anteriore al 1300, ha pianta trapezoidale con il lato dell’abside più lungo del suo parallelo, a navata unica, coperta a tetto, con un campanile a vela. Trovandosi incorporata alla rocca ha subito il medesimo degrado. Nel 1514 la chiesa è di jus patronato della famiglia Baglioni[2]. Intorno alla fine del XVI secolo, Alberto Baglioni costruisce, nella chiesa, una cappella che sarà portata a termine dal figlio Pirro II. Nel 1594 vi viene istituita la Confraternita del Rosario (nell’altare omonimo)[3]. Nel 1699 la chiesa diviene di jus patronato del barone Costaguti. In quella data ha un altare maggiore (amministrato dalla Confraternita del Sacramento) e altri quattro altari: S. Francesco, S. Elena, S. Antonio da Padova, S. Antonio Abate e S. Rosario[4]. Nel 1792 un vasto carteggio tra il parroco di Sipicciano e il vescovo di Bagnoregio testimonia la volontà di erigere una nuova chiesa, essendo la vecchia piccola, incomoda e non ampliabile; il nuovo edificio sarà realizzato anche grazie all’intervento del marchese Costaguti[5]. Nel 1874 viene rifatta la pavimentazione della chiesa e si ricompone il tetto[6], nonostante i restauri nel 1961 la vecchia chiesa parrocchiale viene abbandonata. Nello stesso anno la nuova chiesa parrocchiale, intitolata anch’essa a S. Maria Assunta, è costruita in cima alla via di San Bernardino, quasi di fronte alla chiesa omonima[7]. Oggi l’antica chiesa parrocchiale, recuperata dal Comune, è di nuovo utilizzata[8]. Vi sono documentate anche la Confraternita del Sacro Scapolare, o Madonna del Carmine, eretta nel 1876 e la Confraternita del Sacro Cuore di Gesù, eretta nel 1871.
Fonti archivistiche
L’Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio conserva documenti dell’antica chiesa parrocchiale: Clero-giurisdizione (2 u.a., 1674-1960), Corrispondenza (1897-1971), Amministrazione parrocchia (2 u.a., 1792-1909), Cura d’anime (1590-1909), Privati (2 u.a., 1612-1886), Legati, benefici, cappellanie, Chiese (3 u.a., 1573-1869): Rosario (1656), Crocifisso (1622), S. Francesco (1578-1656), Varie (1612-1868).
[1] C. Mancini, Sipicciano. Castri Sipicciani, Roma, 1994, p. 127.
[2] Ivi, p. 142.
[3] Ivi, p. 142.
[4] Cedido, Archivio Vescovile di Bagnoregio, Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio, sezione parrocchie, serie Sipicciano, appunti don O. Righi.
[5] Cedido, AVB, Archivio della Curia vescovile di Bagnoregio, sezione parrocchie, serie Sipicciano, appunti don O. Righi.
[6][6] C. Mancini, Sipicciano. Castri Sipicciani, Roma, 1994, p. 150.
[7] T. Bernardini, Graffignano-Sipicciano. Piacere di conoscerli, Montefiascone, 2012, pp. 40-41.
[8] C. Mancini, Sipicciano. Castri Sipicciani, Roma, 1994, p. 127.
[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]