Chiesa parrocchiale di S. Pietro apostolo

Costruita nel centro e nel punto più elevato del paese, la chiesa parrocchiale di S. Pietro apostolo, doveva essere già stata terminata nel 1118 perché, proprio in quell’anno, venne consacrata dal vescovo Guglielmo[1]. Sotto la giurisdizione del vescovo di Orvieto, è contesa però dall’abate del Santo Sepolcro di Acquapendente che, nel 1228, viene scomunicato dal vescovo di Orvieto[2]. L’edificio, nel corso dei secoli, ha subito varie trasformazioni architettoniche: in origine aveva pianta basilicale a tre navate, successivamente prese la forma ad aula, l’ingresso venne ribaltato, il corpo di fabbrica allungato e il campanile rialzato. La facciata, a due piani, con riquadrature a rilievo in stucco, conclusa da un timpano in cui sono rappresentate le sacre chiavi, è stata costruita a partire dal 1739[3]. Alla fine del XIX secolo l’architetto Luigi Fontana demolì la volta del presbiterio e costruì l’attuale soffitto a lacunari abbellendolo con una tela della Madonna Assunta, quattro profeti, san Pietro che guarisce lo storpio e s. Paolo che predica ad Atene[4].

Nel 1956 crollò una parte del soffitto e, nei restauri che seguirono, fu aggiunta la tela con la Missione degli Apostoli, opera di Nazareno Confaloni[5]. Nella chiesa è conservata la tomba del card. Salotti ed una statua della Madonna Assunta databile al XVI secolo e una volta detta “Madonna dei Raccomandati”[6].

[1] Simulabo, Grotte di Castro …, [Quad. 7], 2007, p. 75.

[2] A.M.. Patrizi, Un popolo, una madre, un tempio, Grotte di Castro 2008,  p. 13.

[3] Simulabo, Quad. 7, 2007, p. 75.

[4] Ivi.

[5] Simulabo, Quad. 7, 2007, p. 76.

[6] Ibidem, p. 77.

[Scheda di Elisa Angelone – Cersal]