Scotto (Scotti), Francesco – Sacerdote (Colle Val d’Elsa, Sec. XVI – Termoli, 1599)

Alcune fonti lo dicono originario di Colle Val d’Elsa e giunto a Viterbo nel 1570 per insegnare (dice il Signorelli); nel 1574 si laureò a Siena. In occasione della Visita apostolica di Alfonso Binarino nel dicembre 1573, Francesco Scotto è Arcipresbitero della chiesa cattedrale di S. Lorenzo a Viterbo da pochi mesi. Dall’interrogatorio che gli fa il Visitatore apostolico si conosce che è in quell’incarico da poco tempo, ha emesso la professione di fede come richiesto ai canonici; il suo incarico gli procura 120 scudi annui mentre i canonici suoi confratelli ne guadagnano 60; i fedeli sono pochi perché la parrocchia della cattedrale conta solo novantacinque famiglie. Dichiara di possedere sia il testo del Concilio di Trento che il Catechismo e ha avviato i libri di battesimo, dei matrimoni e dei morti. Ha la bolla In Coena Domini e abita nel territorio della parrocchia perché la cattedrale non ha un’abitazione adeguata. Dichiara che in chiesa manca l’organo e che il capitolo si riunisce regolarmente. Fu collaboratore del cardinale Giovan Francesco Gambara e alla sua morte ne pronunciò l’elogio funebre. Nel 1594 fu creato vescovo e destinato alla sede di Termoli dove morì nel 1599.

BIBL: e FONTI –  Cedido, Archivio capitolare, “Libro dei decreti capitolari.”, Fld. 1, Unità 2, c. 38. Orazione tenuta in Viterbo per il funerale dell’Ill.mo Cardinale Gambara nella Chiesa della Beatissima Vergine della Quercia il 22 maggio 1587, Viterbo, Union printing, 1987; G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Volume secondo, Parte prima, Viterbo 1940, p. 307, 337; HC, Vol. III, pp. 312.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]