Tarquinio Prisco – Re (Tarquinia, secc. VII-VI a. C.).
Fu il quinto re di Roma, dal 616 al 579 a. C. Secondo la tradizione era figlio di un esule di Corinto, Demarato, stabilitosi a Tarquinia per sfuggire alla tirannide di Cipselo. Seguendo il consiglio della moglie Tanaquilla, alla morte del padre si trasferì a Roma, dove divenne ben presto il favorito del re Anco Marcio. Alla morte di quest’ultimo T. fu scelto come successore. La tradizione afferma che conseguì numerosi successi militari sui Latini, sui Sabini e sugli Etruschi. Dionigi di Alicamasso gli attribuisce addirittura la conquista dell’Etruria, ma la notizia, che non compare in Livio, appare infondata.
Aumentò il numero dei senatori e raddoppiò da tre a sei le centurie costituite dai cavalieri. Realizzò inoltre importanti opere pubbliche: un nuovo sistema di canalizzazione delle acque, l’impianto fognario della Cloaca Maxima e una nuova cinta muraria; iniziò i lavori per la costruzione del tempio di Giove Capitolino, che fu poi completato da Tarquinio il Superbo. Dopo trentotto anni di regno fu assassinato dai figli di Anco Marcio, la cui pretesa di salire al trono fu tuttavia contrastata con successo da Tanaquilla, che assicurò il potere nelle mani di Servio Tullio.
BIBL. – Liv., I, 35-38; Ogilvie 1965, pp. 145-156; Tim J. Cornell, Tarquinius in OCD, p. 1475.