Riccardo – Vescovo (Tuscania, sec. XI)
Riccardo, vescovo di Tuscania aveva concesso a livello ai fratelli Signoretto e Rolando, figli del defunto giudice Gezzo, ai loro nipoti Guido, Berizzo e Pietro figli del defunto giudice Anselmo alcune terre al canone di 3 denari da pagarsi nel mese di dicembre: era il settembre 1086. La sottoscrizione è solo come episcopus Tuscanensis a conferma del fatto che, a quella data, l’unione di Tuscania con le diocesi di Centumcellae e Blera non era ancora avvenuta. Una epigrafe posta intorno al baldacchino dell’altare maggiore dell’allora cattedrale di S. Pietro indica nel 1093 R. era già vescovo “Tuscanus Centumcellicus atque Bledanus”.
In questi anni si colloca anche la costruzione del nuovo palazzo vescovile sulla destra della chiesa cattedrale di S. Pietro.
Lo scontro che era avvenuto negli anni precedenti tra Gregorio VII e Enrico IV, e che aveva portato alla dichiarazione di decadenza dell’imperatore da parte del papa, aveva prodotto uno scisma nella Chiesa e la elezione di un antipapa che prese il nome di Clemente III. La Diocesi di Tuscania e il suo vescovo R. dichiararono la loro obbedienza a Clemente III e questi, in cambio, approvò l’unificazione delle tre diocesi in quella di Tuscania.
BIBL. – G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. I, Viterbo 1907, pp. 104-106; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), pp. 17-18; Le pergamene dell’Archivio capitolare di Tuscania, a cura di G. Giontella, Manziana, Vecchiarelli editore, 1998, pp. 1-5.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]