Vittori – Famiglia (Viterbo, Secc. XIV-XV)

Inserita nell’albo del patriziato viterbese nel 1426, era già presente a Viterbo dal secolo precedente: un Tommaso di Cola di Vittore appare in un atto del 1383. Alla metà del Quattrocento, insieme ai Tignosini e ai Castellensi, agli Orsini di Mugnano e ad Everso dell’Anguillara erano la fazione avversa alla dominante schiatta dei Gatti. Nel 1354 Angelo e Mariotto figli di ser Nicola Vittori venivano accusati dell’uccisione di Princivalle Gatti e Tommaso Vittori fu costretto a fuggire dalla Città nel timore di rappresaglie; rientrò dopo un decennio avendo svolto nel frattempo il compito di Castellano a Tolfa Nuova e operando come notaio. Nel 1422 ser Nicola aveva fatto un lascito al Collegio dei procuratori, notai e avvocati per il restauro dell’Ospedale del Monte. Nel 1452 si stendono i capitoli matrimoniali tra Bellidissima di ser Tommaso di Nicola e il dottore di legge Michele di Alessio; nello stesso anno Margherita, sua sorella, aveva sposato Francesco di Giovan Angelo. Nel 1479 Angelina di ser Tommaso di Nicola si era sposata con il notaio Giovan Battista Benintendi. L’anno successivo era Elisa, sorella di Vittore di ser Tommaso che sposava il medico Domenico fu Sigismondo di Canino.

Ser Tommaso di Nicola fin dal 1451 aveva cominciato a scrivere un diario delle operazioni economiche della sua famiglia mescolandolo con ricordi della sua vita; nel 1477 faceva testamento e dopo la sua morte (1478) il figlio Vittorio continuò a scrivere su quel diario. Vittore aveva studiato legge ed era divenuto procuratore del Capitolo di San Pietro in Roma; era morto nel 1504 e con lui si era estinto questo ramo della famiglia.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, p. 565.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]