Agosti – Famiglia (Bagnoregio, secc. XIX-XX)

La famiglia Agosti, piemontese di origine, si divise in due rami: l’uno ebbe la residenza ad Alessandria l’altro a Firenze. In seguito un componente degli Agosti di Firenze si trasferì a Marta, in provincia di Viterbo.  Qui  nel 1802 nacque Carlo Agosti che nel 1833 sposò Maddalena Gentili di Bagnoregio,  figlia unica della  ricca famiglia  di Giuseppe Gentili e Domenica Natali.  Nel 1834 mori il suocero, Giuseppe, e Carlo si trasferì a Bagnoregio per amministrare  il vistoso patrimonio.  Dal matrimonio di Carlo con Maddalena nacquero sei figli. Felice, morto in tenera età, Amalia morta dopo un anno,  Domenico Alfonso nato il 19 febbraio del 1838, Giovanni nato nel 1842, Agnese Guendalina, rimasta nubile e Giuseppa che fu monaca nel Convento delle clarisse a Bagnoregio.  Carlo rimase ben presto vedovo in quanto Maddalena all’età di 38 anni, nel 1846, mori ed egli dovette provvedere all’educazione dei figli ed al ricco patrimonio, che amministrò saggiamente, anzi lo migliorò, con l’acquisto delle tenuta “Carbonara”. Fu un uomo intelligente, religiosissimo e devoto al Governo pontificio, anche se non mancavano detrattori che lo volevano mettere in cattiva luce per le idee sediziose del figlio Domenico Alfonso.  Carlo soffrì molto per le idee liberali e patriottiche del figlio ma lui rimase fedele sempre al Governo pontificio. Morì il 10 gennaio del 1867  lasciando il patrimonio ai figli  Domenico Alfonso e Giovanni. Poiché nessuno dei figli aveva contratto matrimonio la famiglia Agosti, ramo Bagnoregio, si estinse nel 1917 con la morte di Giovanni ultimo componente, 80 anni dopo che Carlo si era trasferito da Marta a Bagnoregio. Per disposizione testamentarie dei fratelli Agosti, Domenico, Alfonso e Giovanni, nel 1917 tutto il patrimonio passò all’Asilo infantile, all’Orfanatrofio “San Bonaventura” ed ad una istituenda Scuola d’Agricoltura.

Particolare memoria tra gli Agosti  merita Domenico Alfonso per le sue idee politiche liberali e patriottiche. Nato a Bagnoregio  il 14 febbraio 1838, Domenico Alfonso appena undicenne entrò nel seminario di Bagnoregio dove frequentò gli studi ginnasiali e liceali terminati i quali,  nel triennio 1857 – 59, frequentò a Roma l’Università nella Facoltà di legge e qui cominciò a nutrire ideali liberali.  Molti studenti per questo erano  sorvegliati dalla polizia: infatti, era il periodo del fervore dei grandi ideali del Risorgimento. La Seconda guerra di indipendenza, Garibaldi, lo sbarco dei Mille, la conquista del Regno di Napoli.   L’11 settembre  1860 Orvieto si era sottratta al Governo pontificio  e la stessa provincia di Viterbo contava di seguirne le sorti.  Bagnoregio stessa, per breve tempo, lasciata dai papalini,  tra il 18 settembre e il 7 novembre,  fu amministrata da una Giunta provvisoria formata da Vincenzo Gaddi, presidente, dallo stesso Domenico Alfonso Agosti e Giovanni Golini componenti.  Dopo queste fatti Domenico Alfonso fu compromesso tanto che non ritenendosi sicuro a Roma, il 19 aprile del 1861, si trasferì all’Università di Perugia per finire gli studi, ma ben presto andò a Siena ed in data 27 giugno 1861 si laureò in jure civili et economico.  Dal 1861 al 1867 vagò in diverse città italiane. Nella campagna garibaldina del 1867  Domenico Alfonso ritornò a Bagnoregio  occupata dai garibaldini ed insieme a Vincenzo Gaddi, farmacista e patriota formarono un governo provvisorio sotto la dittatura di Garibaldi. Il 5 ottobre  del 1867 a  Bagnoregio ebbe luogo lo scontro tra forze pontificie e francesi e le bande garibaldine  in cui i pontifici ebbero il sopravvento. Il 28 ottobre Bagnoregio fu di nuovo occupata dai garibaldini che indissero un referendum per  unirla al Regno d’Italia, ma con la sconfitta di Garibaldi a Mentana, 3 novembre, Bagnoregio ritornò sotto lo Stato pontificio. Domenico Alfonso, con amarezza,  prese la via dell’esilio. Ritornerà tre anni più tardi quando i bersaglieri  il 20 settembre 1870 entreranno a Roma e posero fine al Governo pontificio. A Bagnoregio  Domenico Alfonso si impegnò  come consigliere ed assessore comunale facendosi promotore di una Cassa di Risparmio (1885) e si rese benemerito dell’Asilo infantile e dell’Orfanatrofio da lui fondato. Intanto nel 1873 insieme a Giovanni Golini  provvide ad esumare  e raccogliere in un urna le ossa dei garibaldini caduti nella battaglia di Bagnoregio del 3 e 5 ottobre del 1867  in attesa di dar loro una degna sepoltura. Il 4 febbraio del 1873 L’Associazione dei Reduci delle Patrie Battaglie di Viterbo prese l’iniziativa di erigere a Bagnoregio un monumento ossario in onore degli  eroi di quella battaglia. La prima pietra venne posta  nel 1878 ma l’inaugurazione, soprattutto per merito di Domenico Alfonso, si ebbe con grande concorso di reduci ed associazioni patriottiche e con l’intervento del generale Menotti Garibaldi  il 18 ottobre  1891. Oltre che a Bagnoregio  Domenico Alfonso fu eletto nel Consiglio provinciale di Roma dove spesso fece udire la sua voce con idee e progetti d’avanguardia riguardo alla sistemazione del Tevere ed al prosciugamento e recupero della campagna romana.  Per il circondario di Viterbo si fece promotore di  un progetto che prevedeva il parziale prosciugamento del lago di Bolsena per recuperare all’agricoltura diversi ettari di terreno.  Fu insignito del titolo di  Cavaliere della Corona d’Italia ed il 17 settembre 1882 fu nominato Cavaliere Ufficiale in considerazione delle sue particolari benemerenze.  Morì  a Bagnoregio il 22 novembre 1894.

Il nome degli Agosti è vivo oggi  a Bagnoregio nell’Istituto Tecnico  Agrario Statale  che deve agli Agosti il grande patrimonio  di beni grazie ai quali è stato istituito.

BIBL. – F. Petrangeli Papini, Una benemerita famiglia bagnorese. Gli Agosti e gli istituti di beneficenza e di istruzione dovuti alla loro munificenza, Viterbo, Agnesotti, 1958.

[Scheda di Tommaso Bernardini – Cersal]