Aloisi (Alovisi), Domenico – Orefice (Viterbo, Sec. XV)

In diversi rogiti degli anni 1462-1479 si trova notizia di questo artista che aveva la sua bottega a Viterbo e che ci ha lasciato un unico suo lavoro noto sino ad oggi che è un reliquiario d’argento dorato, già conservato nella Sacrestia della Cattedrale di Viterbo ed ora esposto al Museo Colle del Duomo con la data 1489. Il reliquiario “ha la forma di un piccolo tempio esagonale e presenta nei sei lati altrettante colonnine tortili con al culmine capitelli e foglie d’acanto che sorreggono archetti trilobati. Negli spazi superiori alle colonnine sono rappresentate teste di cherubini alati mentre tutt’intorno al tamburo gira la scritta DIGITUS ET RELIQUIE BEATISSIMI ET GLORIOSISSIMI LAURENTII PROTECTORIS CIVITATIS VITERBII 1489 OPUS DOMINICI ALOVISII Al di sopra della dicitura s’imposta una cupola a scaglie sormontata da una piccola statua con la figura di san Lorenzo” (Angeli, pp. 19-20).

La sua bottega era posta nella contrada di San Sisto e nel 1497 un atto veniva rogato in quella bottega. Non si possono stabilire dei collegamenti tra Domenico Aloisi e la famiglia Aloisi presente e attiva a Viterbo dal XVI secolo e distintasi in particolare nel settore alberghiero e nell0amministrazione della Città.

BIBL. – N. Angeli, Orafi e argentieri a Viterbo, Viterbo 2015, pp. 19-20; Id. Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 31-32.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]